Proteste a Lizzano per la preghiera contro il disegno di legge su omotransfobia, intervento dei Carabinieri. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione da Rosanna Travascia.
Martedì 14 luglio a Lizzano, un piccolo Comune in provincia di Taranto, il parroco della Chiesa san Nicola, don Giuseppe Zito, ha organizzato un incontro di preghiera contro le insidie che minacciano la famiglia, tra cui, il disegno di legge Zan contro l’omotransfobia. In occasione del rito, nella piazza, davanti alla chiesa, con bandiere arcobaleno, era stata prevista una manifestazione dei cittadini attivisti in difesa dei diritti degli omosessuali. Durante il flash mob è arrivata una pattuglia dei Carabinieri per prendere i nominativi dei partecipanti e di tutti i presenti. La Sindaca Antonietta D’Oria è intervenuta in difesa dei manifestanti. La prima cittadina ha ricordato l’articolo 21 della Costituzione in base al quale “Tutti i cittadini hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Il Comune ha preso le distanze dall’iniziativa del parroco contro il Ddl che ha ricevuto il via libera dalla Commissione Giustizia della Camera: “Certo non sta a noi dire quello per cui si deve o non si deve pregare; la Chiesa è madre e nessuna madre pregherebbe mai contro i propri figli – commenta sulla sua pagina Facebook Antonietta D’Oria – qualunque sia il loro legittimo orientamento sessuale. Ci pare che altre siano le minacce che incombono sulla famiglia per le quali sarebbe necessario chiedere l’intervento della Divina Misericordia. Perché non pregare contro i femminicidi, le violenze domestiche? Tanti altri sono i motivi per cui raccogliere una comunità in preghiera”.Il video dello scambio di battute tra i Militari e la Sindaca ha fatto il giro del web.