Il Consiglio Direttivo del Comitato Pro Ferrovia dello Stato Metaponto-Matera-Bari in una nota ribadisce che “il collegamento ferroviario veloce Metaponto-Matera-Altamura-Bari è l’unica linea ferroviaria in grado di risolvere definitivamente i problemi della regione Basilicata, che rischia lo spopolamento e la dissoluzione dl’identità. Una grande opera che allaccia i bacini Adriatico e Jonio, imparagonabile alla trasversale Ferrandina-Borgo La Martella che mantiene lo scartamento ridotto Matera-Bari”.
Di seguito la nota integrale.
Si è riunito il Consiglio Direttivo del Comitato PRO FS Metaponto-Matera-Bari, indetto dal Presidente Rolando Giampietro per l’aggiornamento dell’annosa questione materana e successive determinazioni da assumere alla luce del nuovo governo lucano e la riprogrammazione regionale 2014/2020. Presenti inoltre Vincenzo Di Riso, Remo Terrone, Michele Sellitri, Sara Bernardo, Enzo Muoio, Nino Cancelliere, Paradiso Giuseppe, Cosimo Galeota e Pino Moliterni.
L’apertura dei lavori ha riguardato,inaspettatamente, l’Emergenza Climatica del Pianeta 2020, “emissioni e riduzione di anidride carbonica” a causa dell’uso di combustibili fossili in industrie, traffico autoveicolare urbano ed extra, l’impiego di plastica e diserbanti nella pratica agricola che inquinano territori, torrenti, fiumi, laghi e maritali da compromettere la vita sulla terra.
Ma il vero problema è che la gravità della crisi esistenziale non viene neppure percepita, anche se le prime avvisaglie si susseguono da tempo, inondazioni, innalzamento del livello dei mari,mega incendi in Amazzonia, in California, desertificazioni, scioglimento di ghiacciai. Gli orsi non vanno più in letargo e si aggirano nei centri urbani alla ricerca di cibo. Il cambiamento climatico è in atto da tempo, ma nessuno s’accorge d’essere di fronte alla più grande sfida della storia da affrontare per non scomparire, anche perché alcuni Paesi, come “gli USA, sostengono che il surriscaldamento globale sia un’invenzione”. Nè sono mancate coraggiose e nobili iniziative svolte da giovanissime adolescenti. La prima è stata la dodicenne Cullis-Suzuki che, da Vancour si recò in Brasile,a Rio De Janeiro nel 1992, al I° Summit ONU sulla Terra e l’attivista svedese Greta Thumberg di 16 anni, in Giappone, per sostenere il rispetto dell’ambiente con il Protocollo di Kioto, i I° Trattato che abbia imposto ai 55 paesi più industrializzati del mondo la riduzione di gas serra, nel 2007. Deludente l’approvazione, da parte del Parlamento Europeo del Green New Deal, il Piano con cui la presidente della Commissione UE Ursula Von DerLeyen avrebbe messo le politiche ambientali al centro del suo mandato, presentando la Legge Salva Clima.
L’aggiornamento delle attività svolte sono consistite nel sollecitare nel corso degli anni il Presidente della Repubblica e i Governi del Paese la sospensione di lavori in atto eseguiti inopinatamente dalle FAL minando le decisioni assunte dal Gruppo di Lavoro di realizzazione della Nuova Linea FS veloce Metaponto-Matera-Altamura-Bari, che vietavano la prosecuzione degli stessi. E l’esecuzione del progetto ITALFER, innovativo della lineaFAL Matera-Bari.Ma i lavori sono stati lasciati proseguire dal Ministro del Sud Lezzi, la Regione Basilicata e il Comune di Matera.Uno scacco matto per la Capitale della Cultura Europea 2019, un danno per l’economia, la coesione sociale e territoriale interregionale Puglia/Basilicata. Una lesione dei Principi Fondamentali, art.3, c.II e 119, c.III e 120c.II della Costituzione Italiana eil Trattato Eu che esigeil libero spostamento di merci/servizi tra le regioni e Paesi membri dell’Unione. Infine di avere avviato a ½ PEC un rispettoso e costruttivo dialogo con il nuovo Governo Lucano, e chiesto l’Attuazione dell’Accordo di Programma Quadro tra lo Stato Nazionale-Regione Lucana che innovala Linea FAL Matera-Bari, con prolungamento fino al nosocomio cittadino, riducendo il traffico autoveicolare, l’inquinamento ambientale di polveri sottili e CO2. L’inclusione della predetta Direttrice Metaponto-Bari nella Riprogrammazione Regionale Sviluppo e Coesione del Mezzogiorno 2014/2020, oppure la ratifica del Protocollo d’Intesa sottoscritto a Roma tra i delegati del MIT/RFI-il n/s Comitato.