Donato Rosa (segretario regionale Uiltucs) in una esprime riflessioni sulle delibere pubblicate dalla Regione Basilicata in riferimento alle stabilizzazioni dei lavoratori precari in possesso dei requisiti della legge Madia. Di seguito la nota integrale.
Donato Rosa: “A proposito di giovani che lasciano la Basilicata, come in una puntata di “Montalbano” i legislatori di mezza estate. Sono state approvate in data 9 luglio 2020 due Delibere della Giunta Regionale della Basilicata n. 462-463 avente ad oggetto una “L’Attuazione Piano Triennale dei Fabbisogni 2019-2021 – D.Lgs 75/2017 – stabilizzazioni ex art. 20 comma 2 – e progressioni verticali ex art. 22, comma 15 Art 47 e Art 47 comma 2 LR n.38/2018- inquadramento dei candidati idonei delle graduatorie dicuiall’art.4 L.R 25 ottobre 2010, n31 relative a selezioni per progressioni verticali nelle categorie per le quali hanno concorso e adeguamento dotazione organica”.
Nell’esprimere il nostro apprezzamento per l’attuazione di tale provvedimento, non possiamo di certo esimerci dal fare alcune valutazioni, specificatamente in tema di stabilizzazioni, e porre l’accento su un aspetto significativo che il D.Lgs 75/2017 (Legge Madia) mette in risalto proprio nel citato comma 2 dell’art. 20, ovvero l’espletamento dei CONCORSI.
Giova ricordare, testualmente, quanto prescrive il secondo comma dell’Art. 20 della “Madia” “…..le amministrazioni, possono bandire, in coerenza con il piano triennale dei fabbisogni di cui all’articolo 6, comma 2, e ferma restando la garanzia dell’adeguato accesso dall’esterno, previa indicazione della relativa copertura finanziaria, procedure concorsuali riservate, in misura non superiore al cinquanta per cento dei posti disponibili, al personale non dirigenziale che, alla data di entrata in vigore del presente decreto, possegga tutti i seguenti requisiti:
a) sia in servizio con contratti di lavoro flessibile presso l’amministrazione che bandisce il concorso;
b) abbia maturato alle dipendenze dell’amministrazione che bandisce il concorso almeno tre anni di servizio, anche non continuativi, negli ultimi otto anni.”
Dalla lettura della DGR 462 in tema, di stabilizzazioni, ci sembra di cogliere una difformità rispetto a quanto prescritto dal D.Lgs 75/2017, ovvero manca qualunque riferimento al concorso, bensì si avvia, di fatto, una selezione per titoli ed esami con lo svolgimento di una prova pratica tra i soggetti che risultino avere i requisiti richiesti. E i concorsi? In base a questo provvedimento dove verrebbe garantita “..la garanzia dell’adeguato accesso all’esterno…”?
Ribadendo l’auspicio di trovare una giusta soluzione per tutti i precari in seno all’Amministrazione regionale, tutti, indistintamente, perché non ci sono lavoratori di serie A ed altri di serie B o C, si invita la Regione a procedere muovendosi nel solco di quanto prescritto dalla normativa in tema di stabilizzazioni e concorsi, sostanzialmente, e fuor di metafore, si chiede di fare i concorsi rispettando e mettendo in pratica così com’è il D.L.gs 75/2017, specie nel più volte richiamato comma 2 dell’art. 20, in modo da garantire tutti, i precari, a qualunque “serie” essi appartengano, ma anche i cittadini che legittimamente aspirano a poter concorrere per un posto di lavoro nella Pubblica amministrazione.