La Fials di Potenza saluta con estrema soddisfazione l’approvazione della legge che istituisce l’infermiere di famiglia.
“Non è un caso – commenta il segretario provinciale Giuseppe Costanzo – che proprio in questa fase si è conclusa vittoriosamente una lunga battaglia delle Segreteria Nazionale. Da tempo, infatti, ci si è battuti per un modello di assistenza non centrata solo sull’ospedale. Per realizzare l’alternativa di un’assistenza più equilibrata sul territorio la figura professionale dell’infermiere di famiglia ha un ruolo strategico”
“Proprio con l’emergenza Covid – sottolinea Costanzo – è emersa la gravità degli errori strategici commessi quantomeno nell’ultimo quindicennio. In una Sanità ossessionata dai conti in ordine e dagli estremi tagli, la medicina del territorio è stato un bersaglio privilegiato. Ma dentro la crisi pandemica, i mancati investimenti sul territorio hanno concorso significativamente alla precipitazione dell’emergenza”.
“Abbiamo pagato a caro prezzo – commenta il segretario provinciale della Fials – la debolezza di un’assistenza territoriale sistematicamente svuotata di risorse finanziarie, logistiche e umane negli anni. L’infermiere di famiglia/comunità non solo rappresenta una nuova grande pagina per gli infermieri, ma soprattutto per il Servizio Sanitario regionale. I servizi territoriali rafforzati rappresenteranno un baluardo fondamentale per prevenire e successivamente gestire le emergenze sanitarie”.
“Del resto – conclude Costanzo – a confermare la validità delle tesi FIALS arrivano le dichiarazioni del ministro Speranza, il quale ha definito la nuova strategia per l’assistenza territoriale come “un lavoro senza precedenti. All’assistenza territoriale si aggiungono ora i 9600 infermieri di famiglia/comunità che, anche secondo il ministro, fanno parte dell’investimento strategico sui servizi domiciliari alle persone fragili. Se, come sostiene il ministro, con questo investimento umano l’Italia salirà dal 4% della platea di assistiti over 65 al 6,7%, guadagnando molte posizioni nella graduatoria Ocse. Eravamo due punti sotto la media ora saliamo a un buon 0,7% sopra la stessa media. Ora la Regione bandisca immediatamente le procedure concorsuali e/o di mobilità per assumere subito infermieri di famiglia e di comunità in Basilicata”.