Incontro tecnico-informativo su ospedale di Matera, assessore regionale Leone replica a consigliere regionale Cifarelli: “Non è una questione privata”. Di seguito la nota integrale dell’assessore regionale Leone e la nota inviata dal consigliere regionale Cifarelli, già pubblicata.
“L’incontro tecnico-informativo che il governo regionale ha inteso promuovere per il giorno 24 luglio prossimo all’ospedale di Matera, alla presenza di dirigenti dell’Azienda sanitaria di Matera, consiglieri regionali della compagine governativa e tutti coloro che vorranno intervenire, è un evento pubblico che merita apprezzamento. Questo governo regionale sulla sanità ha scelto la trasparenza, è finito il tempo delle ristrette cabine di regia, dove pochi maggiorenti politici si riunivano con qualche alto funzionario e dettavano le linee di indirizzo sulla sanità sulla pelle dei lucani”.
È quanto dichiara l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone, rispondendo alle polemiche legate ai riflessi della legge di riordino del sistema sanitario sull’ospedale di Matera.
“Noi privilegiamo il confronto alla luce del sole, nelle sedi di lavoro. La sede di Matera per informare sulla nuova legge di riordino del sistema sanitario di Basilicata di cui parleremo giorno 24 luglio non è casuale. Negli ultimi anni l’ospedale di Matera, nonostante il clamore mediatico legato alla designazione della città quale Capitale europea della cultura, ha perso appeal sull’offerta sanitaria regionale e interregionale. Pochi i finanziamenti ricevuti, persone sbagliate nei posti sbagliati, destino che ha condiviso con tutto il panorama sanitario del metapontino. Per tutto ciò e per altro l’ospedale di Matera – aggiunge Leone – è stato stritolato da altri ospedali delle regioni limitrofe e in modo evidente subisce il malcontento della propria popolazione di riferimento, che chiede di più in termine di offerta assistenziale ed è incline a rivolgersi altrove anche per patologie di bassa e media intensità. In altri termini non attrae quanto dovrebbe la popolazione di naturale riferimento e perde il suo ruolo di grande ospedale. E’ necessario un rilancio per tutto il nostro sistema sanitario e in particolar modo per l’ospedale di Matera, rilancio che può essere vana enunciazione senza una riforma che sappia partire dal riconoscimento del funzionale dualismo tra ospedale e territorio come due macrosistemi che debbono distinguersi per poi integrarsi in un virtuoso processo di riconversione. In parole semplici, accentrare le attività ospedaliere per renderle sempre più attrattive ed efficaci nella cura delle acuzie e rafforzare di concerto il territorio con servizi di primo e secondo livello specialistici che debbono rispondere compiutamente ai bisogni assistenziali meno gravi, o meglio differibili, che sono poi la maggiore richiesta in termini sanitari, preservando cosi l’ospedale per acuti. In breve – prosegue l’assessore regionale alla Salute – questa è la finalità che ci siamo dati con la nuova legge di riordino e di questo vogliamo discutere il 24 luglio nella città di Matera. All’incontro possono partecipare tutti, non abbiamo obbligato nessuno e nessuno sarà escluso, sarà benvenuto anche il consigliere di minoranza Cifarelli se vorrà parlare di sanità, e lo preghiamo di lasciare nelle vecchie cabine di regia gli insulti di cui periodicamente ci fa oggetto a mezzo stampa. Sono certo che gli operatori sanitari e la comunità di Matera ci daranno conforto”.
Riforma Sanità lucana, Consiglieri di maggioranza Acito e Quarto invitati all’incontro di Regione Basilicata e Asm a Matera, Cifarelli (PD): “Non è una questione privata”
Consiglieri di maggioranza Acito e Quarto invitati all’incontro a Matera sulla legge di riordino del Sistema Sanitario Regionale, Consigliere regionale Cifarelli (PD): “Non è una questione privata”. Di seguito la nota integrale.
Ho letto di un incontro che si terrà presso l’auditorium dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera il 24 luglio 2020 alle ore 11.00 circa: Legge di riordino del SSR. Le opportunità per il Presidio Ospedaliero di Matera. Fin qui, dichiara il capogruppo PD in Regione Roberto Cifarelli, niente di strano sebbene non esiste, almeno in atti ufficiali presso il Consiglio regionale, nessuna atto ufficiale se non una bozza girata sottobanco e sulla quale, cosa incredibile, la quarta Commissione consiliare ha pure avviato audizioni con il mondo sanitario e sindacale. In buona sostanza si è avviato un dibattito ufficiale sulle indiscrezioni.
Approfondendo la lettura del volantino del convegno, vedo, continua Cifarelli, che L’ incontro è organizzato dalla Regione Basilicata e dell’ASM di Matera e che a parlare sono, insieme all’assessore Leone, il direttore Generale dell’ASM e il direttore generale del dipartimento regionale della salute, anche due consiglieri di maggioranza ovvero Quarto e Acito, come se il tema fosse appannaggio di una specifica parte politica e non già di una intera comunità.
Cari signori l’ospedale di Matera non è cosa privata! Ancora una volta Leone si rende protagonista di una brutta caduta di stile, una grave sgrammaticatura istituzionale, che denota solo la volontà di ostentazione del potere, sottolinea l’esponente lucano del PD. Ci dispiace che a tale incontro non siano stati invitati Ad intervenire tutti i consiglieri regionali di Matera e magari della nostra provincia, visto che l’ospedale di Matera è chiamato a svolgere una funzione territoriale.
E’ evidente che Leone, dopo aver continuato a promettere per oltre un anno nuovi ospedali, potenziamenti di strutture esistenti, magnifiche sorti e progressive, sia oggi in grande difficoltà. Peccato – però, che alle ormai dilaganti critiche circa il suo operato mostri tutti i nervi scoperti attraverso l’organizzazione di un convegno con i suoi amici, probabilmente costringendo a partecipare il direttore generale Annese, per presentare la foglia di fico di uno pseudo riordino della sanità che ha l’unico vero obiettivo di commissariare gli attuali Direttori Generali e gettare fumo negli occhi prendendo tempo per nuovi servizi che mai potranno arrivare.
Questo modo di fare, conclude Cifarelli, sta portando all’esasperazione i cittadini che sempre più di frequente trovano servizi chiusi, prestazioni negate, ed in alcuni casi sono costretti a rivolgersi alle forze dell’ordine. Una polveriera sociale che ha un unico responsabile nell’attuale assessore regionale alla sanità.