Riquadri disegnati col gesso colorato sull’asfalto di piazza Libertà a Bari per garantire il distanziamento sociale, misurazione della temperatura ai varchi di accesso e obbligo di mascherina: è il Bari Pride 2020 “statico” nel rispetto delle norme anti-Covid.
Sono 476 i riquadri disegnati, con la possibilità di starci in due, solo se congiunti. Il rigido rispetto delle regole non ha impedito alle centinaia di baresi “arcobaleno” di sventolare bandiere, cantare ed esserci per rivendicare i propri diritti.
Primo fra tutti l’appello perché il 27 luglio si approvi il disegno di legge contro l’omolesbobitransfobia.
“È una legge necessaria – spiega Leoluca Armigero del coordinamento Bari Pride – perché ci siano sempre meno discriminazioni, perché sia giustamente punito chi aggredisce e chi istiga alla violenza contro una persona Lgbt e perché venga istituito un rifugio per chi, per esempio, viene cacciato da casa perché gay o lesbica e che, finalmente, potrà avere un luogo che lo accolga”. Gli attivisti in piazza hanno poi dedicato un flash mob alla attivista egiziana Sarah Hijazi, torturata per aver sollevato una bandiera lgbt durante un concerto e che un mese fa si è suicidata.
“Un gesto così semplice ma rivoluzionario – ha detto Armigero – che oggi facciamo qui per chi non può, in ogni luogo del mondo”.
Lug 19