Il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità una mozione sulla “Farmacia dei servizi” proposta dal consigliere regionale di Fdi, Giovanni Vizziello e sottoscritta anche dai consiglieri Vincenzo Baldassarre (Idea), Luca Braia (Iv), Vincenzo Acito (Fi) e dei consiglieri della Lega, Gianuario Aliandro, Pasquale Cariello, Carmine Citala, Tommaso Coviello, Dina Sileo e Massimo Zullino.
Con il documento si impegna la Giunta regionale della Basilicata “a valorizzare le potenzialità della ‘Farmacia dei Servizi’, quale vero e proprio avamposto di prima assistenza sanitaria, in grado di garantire ai cittadini, soprattutto se residenti nelle zone più disagiate della nostra regione, una serie di servizi sanitari provenienti direttamente dal territorio in tema di accesso alle prestazioni del servizio sanitario, di programmi di prevenzione e di educazione sanitaria, di monitoraggio dell’aderenza alla terapia farmacologica, di erogazione di prestazioni analitiche di prima istanza, di assistenza domiciliare quale strumento ottimale di gestione della cronicità, di distribuzione per conto delle strutture sanitarie di farmaci altrimenti erogati a distribuzione diretta”. Con la mozione, altresì, si chiede l’impegno della Giunta regionale “a promuovere la fornitura di detti servizi da parte delle farmacie ricadenti sul territorio regionale, garantendo alle stesse parte delle risorse finanziarie necessarie ad effettuare gli investimenti, tanto materiali, quanto in risorse umane, funzionali al nuovo modello della ‘Farmacia dei Servizi’ introdotto dalla legge 69/2009, utilizzando, a tal fine, anche le risorse rinvenienti dalla Strategia per le aree interne”.
Con la mozione si precisa che “la normativa sulla Farmacia dei servizi varata nel 2009, va esattamente nella direzione di un rafforzamento della dimensione territoriale dell’assistenza sanitaria funzionale tanto alla riduzione dei costi dei ricoveri ospedalieri quanto a consentire ai cittadini di curarsi a casa, soluzione questa che rappresenta la risposta più efficace ai bisogni assistenziali dei malati cronici. Essa prevede che la farmacia non si limiti ad essere mero centro di dispensazione dei farmaci, ma anche il luogo in grado di erogare ulteriori prestazioni quali la prenotazione di visite specialistiche ed esami, con pagamento del ticket e il ritiro del referto in farmacia, l’effettuazione di screening di prima istanza per la prevenzione di patologie dal forte impatto sociale, il monitoraggio dei pazienti cronici, l’assistenza domiciliare, la telemedicina”.
Sono intervenuti nel dibattito oltre al proponente Vizziello (Fdi), i consiglieri Trerotola (Pl), Braia (Iv), Vincenzo Acito (Fi), Massimo Zullino (Lega).
Farmacia dei Servizi, Vizziello (Fratelli d’Italia): “Approvata all’unanimità la mozione di Fratelli d’Italia che rafforza la medicina del territorio”
“E’stata approvata all’unanimità, con sedici voti favorevoli, la mozione presentata da Fratelli d’Italia e diretta ad istituire in Basilicata il modello sperimentale della farmacia dei servizi, un passo avanti nella direzione del potenziamento della cosiddetta medicina territoriale, elemento fondamentale per una migliore gestione del fenomeno delle malattie croniche che colpiscono tanti cittadini lucani”.
E’quanto afferma, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello, con riferimento all’approvazione nella seduta di ieri del Consiglio Regionale della Basilicata della mozione sull’istituto della farmacia dei servizi proposta dallo stesso Vizziello.
“Se è vero com’è vero che a causa dell’invecchiamento progressivo della popolazione le malattie croniche rappresenteranno tra qualche anno circa l’80% di tutte le patologie esistenti e che per una appropriata gestione del fenomeno della cronicità occorre potenziare la dimensione distrettuale dell’assistenza sanitaria”-spiega Vizziello-“ uno degli strumenti non può che essere la farmacia dei servizi, perché le farmacie hanno una diffusione capillare su tutto il territorio regionale, rappresentando di fatto, a volte, l’unico presidio sanitario esistente sul territorio e consentono quindi di portare sotto casa dei cittadini molti servizi sanitari, altrimenti di difficile accesso per quanti vivono nelle arre disagiate della regione, come le cosiddette aree interne”.
“Far sì che il cittadino possa recarsi in farmacia per controllare l’aderenza alla terapia prescritta in caso di ipertensione o diabete, per effettuare alcuneprestazioni diagnostiche di prima istanza come l’esame del colesterolo,deitrigliceridi e della glicemia, ma anche per sottoporsi ad ecografia, elettrocardiogramma, holter pressorio o cardiaco per la rilevazione dinamica della pressione arteriosa, spirometria, esame del fondo oculare o controllareemoglobina, creatinina, transaminasi, ematocrito e tempo di protrombina”-aggiunge l’esponente di Fratelli d’Italia-“ significa in concreto venite incontro alle esigenze dei pazienti e liberare gli ospedali da compiti che è opportuno svolgere attraverso la medicina del territorio”.
“Senza dimenticare”-sottolinea Vizziello-“il ruolo che possono svolgere le farmacie nella realizzazione di programmi di educazione sanitaria e delle campagne di prevenzione delle principali patologie a forte impatto sociale, come ad esempio gli screening, o nella messa a disposizione degli utenti di operatori socio sanitari, infermieri e fisioterapisti, che possano effettuare al domicilio del paziente le prestazioniprescritte dal medico di famiglia”.
“Più servizi per i cittadini e migliore accessibilità alle cure, quindi, ma anche minor carico di lavoro per le strutture ospedaliere, per effetto dello snellimento delle liste di attesa relative a molti accertamenti diagnostici e visite specialistiche”- precisa il Capogruppo di Fratelli d’Italia-“fattori che concorrono a favorireuna maggiore coerenza degli ospedali rispetto alla loro vocazione naturale, cioè la gestione delle acuzie”
“A distanza di 10 anni dalla emanazione delle prime norme che prevedevano l’erogazione in farmacia di nuovi servizi ad alta valenza socio-sanitaria”-conclude Vizziello-“anche la Basilicata sperimenterà questo nuovo modello gestionale in grado, per davvero, di migliorare la salute e le condizioni di vita dei nostri cittadini.”