“Sono estremamente soddisfatto del risultato portato a casa oggi in Aula. Con 222 voti a favore, un solo contrario (quello della Cattaneo) e 17 astenuti (tra cui il sovranista Paragone e Fratelli d’Italia) è stata approvata la mozione da noi presentata affinché il governo adotti ulteriori misure di precauzione sul glifosato. Non esito a definirla una vittoria storica in una battaglia che certamente è ancora lunga. Il glifosato, diserbante introdotto a partire dal 1974, è stato riconosciuto nocivo per la salute sotto molti punti di vista da autorevoli studi scientifici. È dunque inaccettabile non applicare quel principio di precauzione previsto da precise norme nazionali e comunitarie. Che ancora oggi vi siano residui di questa pericolosa sostanza nei nostri alimenti per colpa dei grani importati dall’estero è una vergogna a cui bisogna porre rimedio quanto prima. E grazie a questa mozione, oggi abbiamo uno strumento in più per farlo”.
Lo ha dichiarato il senatore Saverio De Bonis, membro della IX Commissione Agricoltura del Senato, nel commentare con soddisfazione l’approvazione in Aula della mozione sul glifosato firmata dallo stesso senatore De Bonis, assieme ai senatori De Petris, Buccarella, Martelli, Lonardo, Nugnes, Trentacoste, Papatheu, Lorefice, La Mura, Ciampolillo e De Falco. La mozione è stata approvata con 222 voti a favore, uno contrario e 17 astenuti.
“Il glifosato – spiega il senatore – è una sostanza nociva, soprattutto per neonati e bambini. Dunque, è giusto che non vi sia alcuna rivisitazione del suo utilizzo, come chiedeva la mozione della collega Cattaneo. Il governo deve invece prendere precisi impegni su diversi fronti per sorvegliare sul suo utilizzo, e anzi scoraggiarlo. Sebbene le leggi nazionali e comunitarie ne vietino l’uso in pre-raccolta, continuano ad arrivare navi con grani esteri da paesi che per agevolarne la produzione usano il glifosato. Questo, oltre a rappresentare un serio pericolo per la salute dei cittadini e dell’ambiente, costituisce anche una grave forma di concorrenza sleale per il mercato nazionale, i cui grani sono indubbiamente più pregiati e salubri. Evidentemente gli accordi di libero scambio vorrebbero imporre agli italiani, tra i maggiori consumatori al mondo di derivati dei cereali, i residui di questi pesticidi in violazione del principio di precauzione. Tra l’altro, per aver asserito con le analisi che la presenza di questo marcatore fosse un indizio di miscelazione tra grani esteri contaminati e grani nazionali privi di glifosato, ho subito vari giudizi per diffamazione sia in sede civile che penale. Tutti conclusi favorevolmente. Questo perché il tempo è galantuomo, come dimostra anche la votazione di oggi”.
“Nella mozione – conclude De Bonis – chiediamo esplicitamente al Governo: di assumere adeguate iniziative in sede nazionale ed europea per revocare l’autorizzazione a introdurre glifosato in ambito territoriale Ue; di assoggettare i grani esteri provenienti da aree dove il clima impone l’uso di glifosato al principio di precauzione comunitario; di vietare la presenza di glifosato in tutte le stive di grano importato, anche se già sdoganato in altri porti europei, e di intensificare contestualmente le attività di controllo e monitoraggio; di promuovere, anche attraverso la decretazione d’urgenza, interventi normativi per vietare la presenza di glifosato negli alimenti; infine, di adottare tutte le misure di precauzione sul territorio nazionale volte a proteggere la sanità pubblica nonché la salubrità dell’ambiente, con specifico riferimento alla tutela delle acque, della flora e della fauna”.