“I materani a Settembre saranno chiamati al voto per eleggere un nuovo Sindaco insieme al rinnovo del Consiglio Comunale.
Mai come questa volta la città di Matera si trova difronte ad un momento così delicato e per molti versi storico.
Il momento storico il cui contesto politico-istituzionale, a tutti i livelli, registra una elevata frammentazione in termini di proposte e una conseguente difficoltà a identificare scenari e azioni che possano andare al di là delle contingenze e della rincorsa delle emergenze, richiede senz’altro nuove energie in termini di impegno e di idee.
Una nuova classe dirigente e di amministratori della cosa pubblica che contribuiscano ad allargare lo sguardo oltre l’orizzonte, consapevoli che anche i grandi cambiamenti debbano essere sperimentati, messi in pratica e partire dai nostri territori.
Non si può immaginare uno sviluppo economico, sociale e sostenibile del nostro pianeta senza coniugare un’azione sinergica tra la dimensione internazionale, quella dei singoli Stati ed il determinante ruolo della dimensione territoriale.
Discorso che vale ancor di più per la Città di Matera, proiettata nel panorama mondiale da quello storico annuncio del 17 ottobre 2014 in diretta tv dal ministro Dario Franceschini che ne decretava la nomina a Capitale Europea della Cultura 2019.
Sappiamo il significato di quella nomina durante gli anni dei preparativi e quello che ha rappresentato dalla cerimonia di apertura del 19 gennaio dell’anno scorso e che per un anno ci ha inorgoglito fino al 19 e 20 dicembre, giorni in cui calava il sipario di questa straordinaria esperienza.
Concluso il 2019, con gli encomi pubblici del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si ha la necessità di guardare ad un futuro che, in questo momento, è gravido di domande.
Ora la sfida più impegnativa è quella di come immaginiamo Matera oltre l’«annus mirabilis».
Come consolidare gli obiettivi raggiunti come collettività?
Come sostenere le tante professioni in ambito turistico, della comunicazione, della ricettività e della cultura sperimentate ed avviate con coraggio anche da tanti giovani?
Quali priorità e quale innovazione in materia di infrastrutture viarie e di trasporto, oltre che culturali, affinché l’effetto traino di quello che è stato possa proseguire nel tempo.
Il ruolo dell’Università che rimane fondamentale per la formazione culturale.
Noi Giovani Democratici siamo convinti che da Matera attraverso un patto tra i giovani e la città si possa mettere in campo un progetto che veda i giovani protagonisti del futuro e che, dunque, ne impedisca la fuga.
Siamo consapevoli delle enormi sfide a cui saranno chiamati i futuri amministratori di questa splendida Città; capitalizzarne la visibilità acquisita, proseguirne lo sviluppo sostenibile, completando quanto avviato e sicuramente correggendo molte delle cose rimaste ancora su carta.
Una responsabilità senza precedenti e decisiva, non solo per Matera, ma per l’intera Regione.
Parafrasando Martin Luther King, può darsi che non siamo responsabili per la situazione in cui ci troviamo, ma lo diventeremo se non facciamo nulla per cambiarla.
A questa sfida noi Giovani Democratici di Matera non possiamo non rispondere presente con convinzione ed entusiasmo.
Siamo pronti a giocare un ruolo importante a partire dal contributo nella costruzione del programma politico per la Città e per il territorio ed attraverso il coinvolgimento diretto ed indiretto di tutte le risorse mosse dall’amore verso questa nostra terra, attraverso la partecipazione dei cittadini alla vita politica locale troppo spesso rimasta inascoltata.
Siamo pronti a farci ascoltare, ora più che mai, in una città, una regione ed un paese in cui lo spopolamento giovanile aumenta giorno dopo giorno per dare il nostro contributo affinché, questo grande problema che grava sul futuro di chi vuole rimanere o chi ha voglia di ritornare, si riduca o si elimini.”