La Corte di Assise di Appello di Bari ha confermato, riducendo in parte le pene, le nove condanne inflitte nei confronti di pregiudicati dei clan Conte e Cipriano di Bitonto (Bari) imputati per i quattro agguati mafiosi nell’ultimo dei quali, all’alba del 30 dicembre 2017, fu uccisa per errore l’anziana sarta Anna Rosa Tarantino.
I giudici hanno confermato la condanna a 20 anni di reclusione per il boss Domenico Conte, ritenuto mandante del delitto, per Cosimo Liso e per Alessandro D’Elia. Ridotte le pene nei confronti degli altri sei imputati: Francesco Colasuonno e Rocco Mena (da 6 a 4 anni), Benito Ruggiero (da 6 anni e 8 mesi a 4 anni e 6 mesi), Michele Rizzo (da 3 anni e 4 mesi a 2 anni), i “pentiti” Michele Sabba e Rocco Papaleo, esecutori materiali dell’omicidio Tarantino (da 14 anni a 13 anni e 8 mesi di reclusione per esclusione dell’aggravante mafiosa). I giudici hanno confermato anche le condanne al risarcimento danni nei confronti delle costituite parti civili, i familiari della vittima, il Comune di Bitonto e l’associazione Antiracket.