“Le novità nell’ambito delle semplificazioni in materia di Zes previste con l’art.46 del Decreto Semplificazione vanno nella direzione che abbiamo indicato: c’è bisogno di una normativa più semplice, oltre che di supporto concreto a livello nazionale, e coordinamento con gli obiettivi europei, perché le Zone Economiche Speciali possano esprimere in pieno il loro potenziale di rilancio specie per i territori del Sud come l’area appulo-lucana della Zes Jonica”.
E’ il commento dell’ing. Alfredo Cestari, presidente della Camera di Commercio ItalAfrica e del Gruppo omonimo che, nell’ambito del progetto “Sud Polo Magnetico” le scorse settimane su questi temi ha promosso una conferenza web.
Secondo le novità introdotte spetterà al Commissario straordinario del Governo (prima era il Segretario generale dell’Autorità di Sistema Portuale), avvalendosi del supporto dell’Agenzia per la Coesione territoriale e dell’Agenzia Nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa – Invitalia, a coordinare le iniziative operative a garantire l’attrazione, l’insediamento e la piena operatività delle attività produttive nell’ambito della Zes. Il Commissario contribuirà a individuare le aree prioritarie per l’implementazione del Piano, curandone la caratterizzazione necessaria per garantire gli insediamenti produttivi, oltre ad altri compiti amministrativi.
“Finalmente, accogliendo la nostra proposta – è il commento di Cestari – ci si è resi conto che la normativa attuale non è così in grado di soddisfare le esigenze degli investitori sia italiani che stranieri che in qualche modo possono far ricorso a questi specifici istituti”.
Altra novità significativa è il rilancio del porto di Taranto struttura strategica per la Zes Jonicache nei giorni scorsi dopo 5 anni di blocco il traffico container.
“Dal Piano Operativo Triennale (POT) 2020 – 2022 dell’Autorità di Sistema Portuale di Taranto ci aspettiamo il pieno rilancio in una visione moderna delle attività dello scalo jonico che propone occasioni inedite per lo sviluppo del territorio quale hub per i mercati del Mediterraneo.
“Continuo a sostenere che per superare la crisi economica scaturita dall’emergenza Covid c’è bisogno di infondere ottimismo agli imprenditori e ai professionisti – ha proseguito il numero uno della Camera di Commercio ItalAfrica – affinché acquistino fiducia per continuare a investire. Per fare questo servono figure professionali che siano in grado di accompagnarli in questo percorso per il superamento delle pastoie burocratiche e occorrono tempi certi. Grazie alla nostra esperienza maturata sul campo offriamo il nostro contributo per rendere le Zes un vero volano per l’economia e l’occupazione in Italia”.
In proposito “Finance & Planning”, una società del Gruppo Cestari che si occupa di consulenza specializzata nei finanziamenti italiani, europei ed internazionali ricorda che la ZES Jonica potrebbe avere un impatto sul Pil regionale della Basilicata tra l’1,1 e il 2 per cento (crescita cumulata in dieci anni 9,5 per cento) e sull’occupazione tra 1,4 e 1,7 per cento (crescita cumulata in dieci anni 4,6 per cento). I dati sono contenuti nel progetto SUD – Polo Magnetico che prevede l’istituzione di una piattaforma di investimento regionale finanziata dal Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici (FEIS) del Piano d’Investimenti per l’Europa, meglio conosciuto come Piano Juncker, a sostegno dell’economia delle Regioni del Sud.