Nell’estate post Covid-19 tutti propongono formule di vacanza lenta e di turismo esperenziale. Quello che avviene a Rotondella in questo fine settimana va oltre ed ha tanti aspetti di novità. Tre giorni di eventi ed incontri all’insegna di buon cibo, tradizioni, sport, natura, cultura, che rappresentano la fase di presentazione e avvio di un programma da sviluppare tra quello che resta del 2020 e il 2021, ultimo miglio per realizzare un attrattore socio-culturale unico, autentico e coinvolgente. Intanto il metodo è innovativo perché intorno a “Rotondella turistica” c’è l’intera comunità, una squadra di attori-protagonisti di un percorso che guarda il passato, vive il presente, pensa al futuro coinvolgendo residenti, cittadini temporanei, rotondellesi nel mondo, esperti regionali e nazionali nella valorizzazione turistica di Rotondella e del comprensorio. Un viaggio definito circolare, come le lancette dell’orologio che scandiscono il tempo, come le viuzze del centro storico (stritt’l) che mantengono vivi ricordi e tradizioni – assicurano gli organizzatori – I giovani futuro da custodire e valorizzare, gli anziani ricchezza del nostro presente con il bagaglio di esperienze e saperi tramandati oralmente, patrimonio culturale immateriale da salvaguardare.
Sempre per il metodo innovativo si rovescia il sistema di promozione non dando per scontato che la bellezza è percepita da tutti sforzandosi invece di renderla visibile a tutti.
Il turismo esperienziale punta a emozionare il viaggiatore: un prodotto turistico si acquista, ma è l’esperienza che si vive ad essere ricordata nel tempo e non si può acquistare.L’idea del turismo lento prevede una valorizzazione della qualità dell’esperienza turistica e un’immersione del viaggiatore nella cultura locale del territorio, basandosi prima di tutto sulla scoperta del luogo che ospita. Per questa ragione non si è fatto fatica in pochi anni ad incuriosire e promuovere Rotondella, lasua storia ed i piatti della tradizione. L’esperienza più bella è avvenuta a Padova alla Fiera Itinerando 2020 con le Nonne Chef di Rotondella e Montalbano che hanno avuto un ruolo importantissimo conquistando la simpatia dei visitatori accorsi allo stand del materano per vederle con le mani in pasta e il cuore tra i fornelli che rendono unica l’esperienza di viaggio dalle nostre parti. Esperienze ed emozioni uniche, come quelle offerte dalle Gole di Candela di Rotondella.
A Padova i riconoscimenti più significativi sono venuti dai testimonial della rassegna ed ospiti d’eccezione Vittorio Brumotti e Patrizio Roversi.
Poi è venuto il risultato storico per la comunità di Rotondella nell’edizione 2019 della trasmissione di Rai3 “Il Borgo dei Borghi”: il comune jonico è salito sul podio arrivando terzo, dietro la siciliana Palazzolo Acreide, seconda, e la vincitrice Bobbio, nota località della provincia di Piacenza, in Emilia Romagna.Un percorso vittorioso iniziato già nella prima fase delle selezioni, quando Rotondella è stata scelta dal voto on line a rappresentare la Basilicata, superando l’agguerrita concorrenza di Brindisi di Montagna e Castelmezzano ed entrando nelle venti località più belle d’Italia.
Una vetrina importante per il piccolo centro lucano, che si è ritagliata un posto importante nel panorama nazionale a livello turistico. La trasmissione Rai ha messo in luce le bellezze del comune di oltre 2500 abitanti, situato a 576 metri sul livello del mare e con una storia importante. Di pregio la Chiesa Madre dedicata a Santa Maria delle Grazie, nel cui interno sono custodite le statue lignee dell’Immacolata, della Madonna delle Grazie e di Sant’Antonio. Così come la Chiesa di Sant’Antonio da Padova, appartenente al convento francescano degli Zoccolanti. La Chiesa ed il Convento, edificati nel 1652, furono abitati dai monaci fino al 1862 quando, con la legge Siccardi, divennero proprietà dello Stato. La costruzione conserva un bellissimo altare in marmo policromo e alcune statue raffiguranti San Francesco d’Assisi, San Pasquale Bairo e Santa Rosa da Lima. Storia innanzitutto, ma anche grande gastronomia; con il “Pastizz”, un ricco calzone farcito di carne, ricetta antica e dalle grandi tradizioni locali.
E adesso si “alza l’asticella” con l’obiettivo di emozionare, di far sentire l’ospite a casa sua per vivere in maniera autentica la vita del luogo. E ancora: creare una rete di contatti con i rotondellesi e stabilire delle relazioni che vanno ben oltre lo scambio di beni e servizi.Dicono i protagonisti: non siamo un’agenzia, siamo una comunità. Siamo la gente del posto, pronta a mettere a disposizione la fattoria, la barca, il cavallo, i saperi e i sapori per rendere il tuo viaggio un’esperienza unica e indimenticabile. L’aspetto della relazione per noi è centrale. Non si tratta solo di uno scambio di informazioni, non siamo guide e non proponiamo visite tradizionali. Con l’invito: vogliamo farti entrare nella vita vera e autentica delle persone che incontrerai nel tuo viaggio a Rotondella.
Lug 24