È di qualche settimana fa la notizia dell’aggiudicazione del finanziamento, da parte del Comune di Pisticci, del Bando/Operazione 19.2.B.2.1.A – Progetti Sostenibili di Comunità – Linea di Intervento 1 – “Ultimo Miglio”, emesso dal GAL Start 2020.
La proposta progettuale, dal titolo “Percorsi d’autore – dal pittore di Pisticci alla costruzione di una nuova coscienza di comunità” prevede il sostegno alla nascita di un sistema culturale integrato, attraverso la predisposizione d’interventi che stimolino lo sviluppo di una forte identità territoriale valorizzando archeologia, storia, arte e architetture, natura, risorse paesaggistico/ambientali a favore dello sviluppo del territorio del comune di Pisticci, facendo leva su due caratteristiche identitarie fondanti: il Pittore di Pisticci, ceramografo vissuto nella seconda metà del V secolo a.C. e considerato il capostipite della fabbrica lucana, e la “cittadinanza temporanea” come metodo di sviluppo e stimolo della comunità locale per la trasformazione dei cittadini in “abitanti culturali”, in grado di trasformare i turisti in “cittadini temporanei”.
Pisticci è un comune della provincia materana noto in Italia e nel mondo per la sua ricca produzione vascolare, in particolare creata dal famoso c.d. “Pittore di Pisticci” e dalla sua scuola. Le opere di questo maestro arricchiscono le collezioni più prestigiose del mondo: BritishMuseum di Londra, Museo del Louvre di Parigi, Hermitage di San Pietroburgo, Museum of Fine Arts di Boston, Musei Vaticani solo per citarne alcuni. Oggi Pisticci, però, vive il paradosso di non essere in possesso di nessun reperto o vaso originale del proprio pittore, le cui opere sono conservate e fruite in musei di valenza internazionale.
Alcune stanze di Palazzo Giannantonio saranno trasformate in uno spazio civico, utile a raccontare la straordinaria storia del pittore, attraverso linguaggi coinvolgenti e metodi di partecipazione della comunità, ma anche in luoghi di connessione di tutto il tessuto associativo e affine alla filiera delle industrie culturali e creative.
L’intero progetto è un esempio di applicazione di un nuovo metodo di approccio al settore (è largo il coinvolgimento delle più attive realtà di produzione culturale del territorio), in quanto prevede la costruzione partecipata anche dei contenuti, conservando il rigore storico e la necessità di cambiare punti di vista. Per questo motivo sono previste, nel processo di costruzione e verifica attività quali: una “ricerca storico divulgativa”, l’avvio di una mappatura di comunità, l’azione di teatro civico, i laboratori artigianali sulla ceramica, sull’enogastronomia, sul pre-cinema. In piena prospettiva onlife, inoltre, la parte fisica sarà affiancata a quella digitale attraverso l’implementazione di una serie di strumenti di narrazione immersiva e coinvolgente che partiranno da Palazzo Giannantonio per espandersi in tutto il centro storico.
Nelle prossime settimane, dunque, prenderanno il via le attività per la creazione di un nuovo modello di sviluppo nel campo delle industrie culturali e creative, capace di coinvolgere i cittadini e generare nuove proposte di turismo trasformativo, da proporre sul panorama nazionale ed internazionale.