“Il Protocollo quadro per la prevenzione e la sicurezza dei dipendenti pubblici sui luoghi di lavoro firmato oggi da Cgil, Cisl, Uil e dalle organizzazioni confederali di categoria, è uno strumento atteso anche dai lavoratori lucani e le lavoratrici lucane della Pubblica Amministrazione che dopo la fase del lockdwon sono proiettati nella cosiddetta fase tre”. E’ il commento delle segreterie Uil, Uil Fpl e Uilpa Basilicata ricordando che della delegazione della Uil, guidata dal Segretario generale, Pierpaolo Bombardieri, hanno fatto parte i leader della Uil Fpl e della Uilpa, Michelangelo Librandi e Nicola Turco.
La Uil evidenzia che i contagi sul lavoro da Coronavirus rilevati dall’Inail alla data del 30 giugno in Basilicata sono 63 ( a livello provinciale i casi denunciati sono 36 nel Potentino e 27 nel Materano); le donne (35) sono più numerose degli uomini (28); la classe di età “più esposta” è quella 50-64 anni(55,6%), seguita da 35-49 ani (36,5%), 18-34 anni (6,3%) e infine oltre 64 anni (1,6%). Le professioni dei lavoratori in malattia: tra i tecnici della salute l’81,8% sono infermieri; tutti i casi tra le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali sono operatori socio sanitari; tutti i casi tra il personale non qualificato nei servizi di istruzione e sanitari sono ausiliari ospedalieri. L’attività economica più esposta al contagio: la gestione Industria e servizi registra il 96,8% delle denunce, gli altri due casi sono della gestione Conto Stato; il 48,3% delle denunce codificate per settore di attività economica (Ateco) riguarda il settore della “Sanità e assistenza sociale” dove gli ospedali, le case di cura e di riposo del settore rappresentano il 68,7% delle denunce. Le professionalità più colpite sono gli infermieri. Seguono le “Attività manifatturiere” (28,3%) e l'”Amministrazione pubblica” (15,0%, in particolare gli organi preposti alla sanità).
“Il Protocollo sottoscritto mette in sicurezza i lavoratori, in vista del loro graduale rientro sui posti di lavoro. Nel testo vengono definite misure di prevenzione e tutela della salute dei lavoratori pubblici, a partire dalla misurazione della temperatura corporea fino alla dotazione di dispositivi di protezione individuale e collettivi, garantendo anche l’adeguata formazione al loro utilizzo. In riferimento alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, poi l’accordo favorisce misure di flessibilità oraria, con specifico riguardo a situazione di particolare necessità o bisogno del personale. Le parti hanno sancito l’impegno a proseguire il confronto sul tema del lavoro agile che – deve diventare, al di là dell’emergenza, un fattore strutturato e regolamentato. Quanto all’Osservatorio Regionale sullo smark working annunciato nei giorni scorsi la Uil è in attesa di conoscerne in dettaglio obiettivi e funzionamento per poter dare il proprio contributo che tenga conto della nostra specifica realtà locale.