“Il presunto deficit di rappresentanza parlamentare a mio avviso non può essere l’elemento cardine di un ricorso presso la Corte Costituzionale contro la legge sul taglio dei parlamentari. Il conflitto di attribuzione sollevato dalla Regione Basilicata, che chiede anche la sospensiva per il referendum del 20 settembre, non può fondarsi su un argomento buono al massimo come oggetto di confronto politico. Peraltro, l’alto numero di senatori e deputati sul quale la Basilicata ha sempre potuto contare non ha evitato che la nostra regione diventasse un territorio dimenticato nei processi di sviluppo e sfruttato per le sue risorse. Più che sul numero dei parlamentari quindi, il popolo lucano dovrà puntare sulla qualità, determinazione e onestà dei suoi rappresentanti in Parlamento. Inoltre, alla Camera dei Deputati è in corso la discussione sulla nuova legge elettorale di impianto proporzionale che serve proprio a garantire la giusta rappresentanza a fronte del minor numero di seggi contendibili. L’istanza presentata dalla Regione Basilicata per sospendere il referendum costituzionale è un ultimo, disperato tentativo di boicottare una riforma che l’Italia aspetta da decenni”.
Lo afferma in una nota la senatrice del MoVimento 5 Stelle Agnese Gallicchio.
Lug 27