Il teatro, pratica antica che già Ippocrate prescriveva ai suoi pazienti, vive del rapporto fisico tra gli attori presenti sul palcoscenico e tra questi e il pubblico in sala. Di tutto ciò ha contezza chi almeno una volta nella vita ha messo piede in un teatro e ha poi assistito all’adattamento di una pièce per il piccolo schermo. Tuttavia, la drammatica esperienza del Covid19 ha impedito manifestazioni e spettacoli dal vivo ai fini del contenimento del contagio e anche il teatro, come tutta l’industria culturale e creativa, ha dovuto cimentarsi nell’individuazione e sperimentazione di forme inedite di comunicazione e relazione con il “pubblico” a distanza. Quell’energia fluttuante, impalpabile, che scorreva tra pubblico e attori ha lasciato il posto alla forza di reagire alla pandemia e combattere il virus, ognuno con le armi a propria disposizione. Così ha fatto l’IPSIA “G. Giorgi” di Potenza che, in pieno lock down, per restare accanto ai suoi allievi e alle loro famiglie in un momento estremamente difficile e delicato, col supporto di docenti, esperti e con il trio “La Ricotta”, nell’ambito del Progetto “Teatro Sociale”, finanziato dal MIBACT a valere sull’Avviso “Scuola attiva la Cultura”, ha inventato un format originale di teatro anti-Covid19.
Sarà stata la voglia di mettersi in gioco, di realizzare qualcosa di dirompente, di trovare un modo di stare insieme che andasse oltre il distanziamento sociale fisico, contrapponendo un avvicinamento social, fatto sta che il “teatro sociale” anti-Covid19 sperimentato dall’IPSIA “G. Giorgi” di Potenza è un format realmente innovativo nel panorama di riferimento.
Oltre 760 sono state le visualizzazioni della prima e 978 quelle del backstage diffusi sul canale Facebook della scuola lo scorso 21 luglio 2020.
Il “teatro sociale” anti-Covid19 dell’IPSIA “G. Giorgi” di Potenza ha promosso lo sviluppo di una “comunità educante” aperta, integrata, senza muri o barriere, diffondendo i valori dell’altruismo, della lealtà, del rispetto, del lavoro di squadra, della coscienza ambientale, della meritocrazia, dell’autoimprenditorialità; valori che hanno trovato accoglienza e ascolto, anzi sono diventati oggetto e soggetto creativo della pièce di teatro multimediale “Stretta di mano”.
C’è, dunque, un mondo nel mondo del “teatro sociale” anti-Covid19 dell’IPSIA“G. Giorgi” di Potenza. Un mondo fatto di solidarietà, iniziative, idee, energie, passione, professionalità, comprensione, incontro, creatività, valorizzazione dei talenti al servizio di un modello sociale e culturale innovativo che, come ha affermato il DS, Prof. Michele Carmine Nigro, nella diretta Facebook che ha seguito la prima visione del 21 luglio 2020, “[…] ha permesso agli alunni di acquisire diverse competenze, […] in modo innovativo”; va infatti apprezzata la genuinità del progetto.
La Prof.ssa Francesca D’Angelo, in veste di docente e attrice, ha rimarcato quanto “[…] è fondamentale, in qualsiasi rapporto, l’alleanza; e qui c’è stata una squisita alleanza tra professionisti esterni, alunni, docenti,
famiglie”. Infatti, per dirla con Tonino Centola, attore e Direttore artistico della pièce, “[…] il prodotto è il risultato di un lavoro corale” che, nel drammatico periodo del lock down, ha permesso di avere un contatto con gli altri, di socializzare, anche se virtualmente. È stato un modo per uscire da quella “brutta quotidianità”, secondo Francesco Giardiello, segretario di produzione di “Stretta di mano”, che ha visto nella performance di teatro multimediale uno strumento per “[…] evadere e […] cercare di trovare una soluzione a tutto anche quando una soluzione non si vede, ma in realtà c’è”.
Così la “[…] bellissima esperienza […] made in Lucania”, come la definisce il Prof. Egidio Morano, è stata “[…] una grande scoperta” per lo scenografo e costumista Vincenzo Pacilio che, con Peppino Centola, attore e Direttore artistico della pièce, non ha perso occasione di elogiare meritatamente gli alunni dell’IPSIA “G. Giorgi” di Potenza per la loro partecipazione, per l’interesse e la motivazione dimostrati nell’allestire set nelle proprie abitazioni e restituire le singole scene che il lavoro sapiente di Giuliano Brancati ha reso omogeneo, coeso, dando l’impressione che gli attori fossero tutti on stage nello stesso momento, mentre erano, in realtà, ognuno nella propria casa.
“Siamo riusciti a neutralizzare il Covid-19!” ha affermato il coordinatore del progetto Giuseppe Paternò. E a dare speranza nel futuro ai ragazzi dell’IPSIA “G. Giorgi” che, dopo l’esperienza, costituiranno una Compagnia teatrale di quartiere, sempre supportati dalla Scuola.
Chi volesse rivedere la prima, la diretta che l’ha seguita, moderata da Peppino Centola, e il divertente
backstage, può ancora farlo visitando il profilo Facebook della scuola.
Buona visione!