Audizione della dirigente dell’ “Ufficio Sistemi culturali e turistici. Cooperazione internazionale”, Patrizia Minardi, in quarta Commissione consiliare (Politica sociale), convocata dal presidente Zullino (Lega) sullo stato di attuazione del “Piano triennale per lo spettacolo”.
Salviamo lo spettacolo: questa l’emergenza emersa dall’audizione che ha posto in rilievo il difficile e complicato momento che stanno vivendo gli operatori dello spettacolo dal vivo nella nostra regione.
“Con la delibera di Giunta 898 del 2019 – ha esordito Patrizia Minardi rispondendo ai quesiti posti dai consiglieri – si impegnavano 2 milioni e mezzo a favore di beneficiari – operatori dello spettacolo. A seguito della valutazione dei progetti da parte di una commissione – ha precisato la dirigente – l’Ufficio di competenza non procedeva all’assegnazione dei fondi per i progetti a causa della mancanza di copertura finanziaria assentita con la Delibera succitata”.
“Per quanto concerne lo spettacolo dal vivo e, quindi, la legge regionale 37 del 2014 ‘Promozione e sviluppo dello spettacolo’ – ha affermato Minardi – è necessario ripristinare la copertura finanziaria delle annualità 2019 e 2020 a favore degli operatori dello spettacolo dal vivo al fine di scongiurare la perdita di 6.000 posti di lavoro nella filiera culturale e non mettere a rischio l’Amministrazione regionale in termini di esborso finanziario legato alla mancanza di puntuale pagamento dei progetti riconosciuti anche dal Mibact”.
La quarta Commissione, alla luce di quanto esposto dalla dirigente Minardi, ha deciso di inviare una nota al presidente Bardi ed ai dirigenti responsabili dei settori finanziari della Giunta, Tripaldi e Lavieri, con la quale si evidenzia “la sottrazione di fondi per un milione e mezzo dalla somma già assegnata” e si chiede che “si ripristini la situazione iniziale, dando agli operatori dello spettacolo quanto dovuto per l’anno 2019 e ponendo l’Ufficio ‘Sistemi culturali e turistici’ in condizione di procedere al bando per l’anno in corso”.
“Ci tengo a sottolineare – ha detto Zullino – il mio impegno per i lavoratori dello spettacolo fondamentali per la ripresa dell’economia regionale ed il ritorno alla quotidianità e importanti per il ritorno in chiave occupazionale che il loro settore garantisce”.
Patrizia Minardi è intervenuta anche in merito alla politica regionale sul turismo. A seguito delle domande poste dai commissari, ha illustrato la situazione circa l’ampliamento del Tavolo Turismo ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale n.7 del 2008 sul “Sistema turistico regionale”.
“La delibera di Giunta che ha costituito il Tavolo sul Turismo – ha puntualizzato – ha rispettato l’articolo 6 della legge 7/2008, tuttavia, considerato che la legge del 2008 è figlia di un assetto istituzionale del turismo ormai superato è necessario modificare l’art.6 della legge il che consentirebbe un coinvolgimento maggiore degli attori del mondo del turismo con le loro istanze, compresi i privati, esperti, associazioni, agenzie. Ovvero – ha detto Minardi – occorrerebbe modificare la delibera e che la Giunta si faccia portatrice di una integrazione dei soggetti che, a vario titolo, intervengono nelle politiche pubblico – private del turismo. Il tavolo istituzionale andrebbe affiancato da un tavolo operativo composto da soggetti pubblici e privati”.
In precedenza la Commissione aveva audito il direttore generale facente funzioni dell’Irccs Crob di Rionero in Vulture, Antonio Colasurdo, sul Riparto Fondo Sanitario Regionale (Dgr 438/2020). Presenti, anche, Alessandro Sgambato, direttore scientifico e Daniele Scapicchio, responsabile Servizio pianificazione e informatico.
“Accolta con favore – ha detto Colasurdo – la quota assegnata dalla Regione al Crob, oltre 4 milioni, indispensabile per raggiungere l’obiettivo primario che è quello di tutelare la salute dei cittadini, applicando la ricerca alla cura clinica. 102 i posti letto disponibili più altri 8 attivati in hospice. Siamo in fase di ristrutturazione per rendere più funzionale il percorso clinico ospedaliero e dare maggiore conforto alberghiero ai pazienti, mantenendo il giusto distanziamento, peraltro previsto già prima dell’emergenza Covid. Da sottolineare – ha precisato Colasurdo – che durante il periodo del lockdown abbiamo continuato ad operare senza interrompere l’erogazione dei servizi oncologici. Su 26.000 prestazioni ne abbiamo garantite oltre 21.000 ed il gap è dovuto essenzialmente alla difficoltà dei pazienti nel raggiungere il Crob in virtù della situazione emergenziale. Attivati, inoltre, il controllo telematico e il triage telefonico. Fondamentale il rinnovamento tecnologico che porterà, oltre all’attivazione di macchinari all’avanguardia per le risonanze, alla diagnostica per immagine. La criticità resta quella relativa alla carenza di risorse professionali dovuta alla migrazione interregionale. Dobbiamo, pertanto – ha concluso – diventare più attrattivi come sistema sanitario regionale ed in questo diviene rilevante l’istituzione della facoltà di medicina, favorendo, nel contempo, il ritorno di professionisti ora fuori regione”.
Ascoltato, anche, sempre sul Riparto Fondo Sanitario Regionale, il direttore dell’Azienda sanitaria locale di Matera, Gaetano Annese, accompagnato da Raffaele Giordano, direttore amministrativo, Vito D’Alessandro, dirigente amministrativo Controllo di gestione e Angela D’Onofrio responsabile del settore economico – finanziario.
“L’Asm – hanno specificato – è un’azienda mista con tre livelli di assistenza: Prevenzione, Assistenza territoriale e Assistenza ospedaliera. Finanziati dalla Regione tutti e tre i livelli in maniera integrata a quota capitaria ponderata. 340 milioni lo stanziamento con il quale operare in diverse direzioni, a partire dall’ospedale di Matera con il suo Pronto soccorso e lo spazio destinato ai pazienti psichiatrici, nonché il miglioramento della radioterapia. A questo si aggiungono gli ammodernamenti tecnologici ad ampio raggio per reggere il confronto qualitativo con gli altri nosocomi extra regionali e seguire i nuovi indirizzi sanitari. La difficoltà che si riscontra è nel reperire i medici, anche se con le 35 domande giunte pensiamo di risolvere il problema dell’anestesia. Gli investimenti sul personale hanno visto l’assunzione tra il 2019 ed il 2020 di 127 unità con l’obiettivo di ridurre le liste di attesa. Durante l’emergenza Covid l’attività non si fermata e abbiamo dato continuità agli interventi, sia oncologici che per altre patologie”.
Hanno partecipato ai lavori della quarta Commissione, oltre al presidente Zullino (Lega), i consiglieri Polese (Iv), Acito e Bellettieri (Fi), Baldassarre (Idea), Vizziello (Fdi), Perrino (M5s), Aliandro (Lega), Pittella (Pd) e Trerotola (Pl).