Consigliere comunale Falconeri (M5s Potenza) vota contro mozione per imposta di soggiorno a Potenza. Di seguito la nota integrale.
In Consiglio Comunale ho appena votato contro la mozione finalizzata ad introdurre di questa #imposta a Potenza.
Il decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, recante disposizioni in materia di federalismo fiscale municipale, ha conferito ai Comuni la facoltà di istituire l’imposta di soggiorno.
Più precisamente ai comuni capoluogo di provincia, le unioni di comuni nonché i comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche o città d’arte possono istituire, con deliberazione del consiglio, un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive situate sul proprio territorio, da applicare, secondo criteri di gradualità in proporzione al prezzo, sino a 5 euro per notte di soggiorno.
La mozione approvata dalla maggioranza in Aula da il via libera all’applicazione di questa imposta che graverà sul costo totale dei servizi offerti da bed and breakfast, alberghi, p.iva erogatori degli affitti brevi.
Potenza diventata “Città d’Arte” in questo momento non può permettersi un ulteriore aggravio su attività già messe in crisi dall’emergenza Covid.
Ho sottolineato che in questi mesi, nonostante le proposte del M5S, non siano state attuate quelle misure a costo zero necessarie per favorire il turismo in città ed adottate in tante altre realtà anche sull’onda degli adeguamenti urbani resi necessari dalla pandemia.
A livello cittadino non sono state attuate ad esempio pedonalizzazioni sperimentali e conseguenti concessioni di maggiori spazi per gli esercenti, salvaguardia delle aree storico culturali dal parcheggio selvaggio e dal degrado, valorizzazione del patrimonio storico culturale con sperimentazioni di giornate di pedonalizzazione del Centro come museo a cielo aperto, la valorizzazione scale mobili Santa Lucia con parcheggio gratuito annesso e valorizzazione dell’impianto meccanizzato più lungo d’Europa, forme di mobilità sostenibile e lenta, idonea cartellonistica ecc)
Insomma nulla che avesse potuto far salire anche se di poco il livello di gradimento di potenziali turisti.
In una situazione di afflusso turistico già non esaltante come rilevato da Documento unico di programmazione, Potenza rimanendo uguale a se stessa rischia con questo provvedimento di scoraggiare le visite.
Una città ricca di tanti beni storico culturali come la Torre Guevara, la Cattedrale di San Gerado rimane purtroppo congelata ad una visione statica ed inadeguata alle esigenze del turismo di cui l’imposta in questione rappresenta non l’epilogo ma la premessa.