I Consiglieri comunali di Potenza Pierluigi Smaldone, Rocco Pergola, Vincenzo Telesca, Bianca Andretta, Angela Fuggetta, Angela Blasi, Francesco Flore e Roberto Falotico in un nota commentano l’approvazione della mozione per l’istituzione della tassa di soggiorno a Potenza. Di seguito la nota integrale.
Oggi, il Consiglio Comunale ha approvato, con il voto contrario dei consiglieri di centrosinistra e con il voto favorevole( politicamente assai difficile da comprendere) dei consiglieri comunali Giuzio, Biscaglia e Tramutoli, una proposta che istituisce una nuova imposta: la tassa di soggiorno.
In pratica, la maggioranza di destra e le liste a sostegno di Valerio Tramutoli, ritengono che tutti i turisti e i lavoratori che vorranno fermarsi e pernottare presso le strutture ricettive del capoluogo di regione, dovranno versare un contributo di soggiorno in quanto ospiti di una “Città d’arte.”
Al di là di ogni facile retorica, in questa fase storica, ci sfuggono davvero le ragioni di opportunità che hanno spinto il consiglio comunale ad approvare questo provvedimento.
In primo luogo, manca terribilmente una strategia di programmazione turistica per migliorare l’accessibilità al capoluogo di regione e la valorizzazione delle sue bellezze storico-culturali, archeologiche e paesaggistiche.
E’ opportuno, inoltre, ricordare che la città di Potenza sta vivendo (come il resto del Paese d’altronde) una difficile fase di ripresa dopo la crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria che in parte è ancora in corso. Sulla base di questo, il messaggio che si vuole far passare attraverso l’istituzione di questa nuova imposta appare fortemente disicentivante: le strutture ricettive della nostra città, gli operatori turistici, le associazioni di promozione culturale operative sul territorio, avranno un motivo di preoccupazione in più non certo una nuova opportunità.
Potenza, per il momento, è “Città d’arte” autoproclamata ma ciò non basta per attirare turisti e nuove energie economiche.
I numeri delle visite di non residenti, testimoniano che questa città non è ancora meta turistica di riferimento, nemmeno in Basilicata.
Non vi è un progetto, una visione per la Potenza del futuro (e del presente).
A noi interesserebbe partecipare ad un dibattito serio sulla programmazione di nuove strategie che possano rendere di fatto e non sulla carta questa città punto di riferimento per la valorizzazione dell’intero patrimonio turistico della regione.
Per arrivare a questo risultato, c’è bisogno di tanto lavoro e di un cambio di prospettiva culturale che non può avvenire per mezzo di provvedimenti estemporanei e finalizzati esclusivamente a recuperare qualche denaro in più da mettere a bilancio.
Senza ipocrisia da quattro soldi, non potevamo che opporci fermamente ad un provvedimento inutile e che, allo stato attuale, finirà per danneggiare ulteriormente i pochi operatori turistici presenti in città.