La prima commissione (Affari istituzionali) del Consiglio regionale della Basilicata, presieduta da Pasquale Cariello (Lega), riunitasi presso l’Aula Dinardo ha preso atto, con l’astensione di Polese, della delibera di Giunta con la quale si proroga al 31 dicembre 2020 la scadenza della durata in carica del Commissario straordinario del Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza, Francesco Pagano.
Successivamente la commissione ha avviato la discussione della proposta di legge di iniziativa dei consiglieri Cariello, Coviello, Aliandro, Sileo e Zullino sulla “Istituzione del Consiglio delle Autonomie Locali”, illustrata dallo stesso presidente dell’organismo, primo firmatario della pdl.
Cariello ha spiegato come “siano passati 19 anni dalla riforma del Titolo V della Costituzione e nel 2016 è stato approvato il nuovo Statuto della Regione Basilicata che aveva l’obbligo di legiferare in materia. Vista l’inerzia legislativa il gruppo della Lega ha voluto intervenire dal momento che la Basilicata è l’unica Regione a non avere il Consiglio delle Autonomie locali”.
“Con la proposta di legge – ha detto Cariello – viene istituito il Consiglio delle Autonomie Locali di Basilicata (CAL) previsto dagli artt. 78, 79, 80 e 81 dello Statuto Regionale in ossequio all’art. 123, comma 4, della Costituzione che, si legge nella relazione di accompagnamento, ha la funzione di consentire agli enti locali di ricevere adeguata considerazione in seno alla Regione rappresentando una forma di coordinamento tra i vari livelli di governo locale. Il CAL, infatti, è un organo di consultazione permanente che esprime parere obbligatorio sui progetti di legge di bilancio regionale, di coordinamento della finanza locale e su quelli riguardanti le funzioni amministrative degli enti locali nonché parere facoltativo nelle materie di cui all’art. 80, comma l, lettere d), e), f) e g) dello Statuto Regionale.
Il CAL esprime, altresì, pareri su richiesta del Consiglio o della Giunta Regionale. Esercita iniziativa legislativa relativamente alle funzioni degli enti locali così come previsto dall’art.39, comma l, dello Statuto regionale; può segnalare alla Giunta eventuali lesioni dell’autonomia locale da parte di leggi e regolamenti dello Stato; elegge un componente della Consulta di Garanzia Statutaria; può richiedere il parere di tale Consulta sulla conformità allo Statuto di alcuni progetti di legge.
E’ composto da un totale di 24 membri così suddivisi: 4 membri dì diritto ossia i due Sindaci delle Città Capoluogo (Potenza e Matera) e i due Presidenti delle aree vaste; 20 membri eletti tra gli amministratori degli enti locali in modo che sia garantita, nell’ordine, la rappresentanza dei comuni delle due province (aree vaste) in proporzione al numero dei residenti, la rappresentanza degli enti locali con meno di 5.000 abitanti, l’adeguata rappresentanza degli organi consiliari ed esecutivi degli enti locali nonché la rappresentanza di genere, come stabilito dalla normativa nazionale.
Per l’elezione dei 20 membri del CAL, la legge adotta un sistema proporzionale puro in modo che sia garantito un numero di membri proporzionale al numero di abitanti residenti nei comuni delle due province di Potenza e Matera: 14 membri rappresenteranno, pertanto, i 314.312 residenti della Provincia di Potenza e 6 membri rappresenteranno i 137.739 residenti della Provincia di Matera.
Per garantire, inoltre, l’adeguata rappresentanza dei comuni con meno di 5.000 abitanti, si è proceduto a distinguere il numero complessivo dei residenti nei comuni con più di 5.000 abitanti da quelli dei comuni con meno di 5.000. I 14 membri eletti tra Sindaci e Consiglieri dei comuni della Provincia di Potenza, risultano suddivisi in 7 membri che rappresenteranno i 147.935 abitanti dei comuni con più di 5.000 abitanti ed altri 7 in rappresentanza dei 166.277 abitanti dei comuni con meno di 5.000 abitanti.
Analogamente – ha concluso – si è proceduto per i 6 membri eletti tra i Sindaci e Consiglieri dei comuni della Provincia di Matera, così suddivisi: 5 in rappresentanza dei 103.802 residenti nei Comuni della provincia di Matera con un numero di abitanti superiore a 5000 e l in rappresentanza dei 33.937 residenti nei Comuni della Provincia di Matera con un numero di abitanti inferiore a 5000. Così facendo l’assemblea diventa una fotografia fedele della distribuzione della popolazione sul territorio realizzando in pieno il principio della rappresentatività per tutti gli Enti locali, grandi e piccoli. Con la presente legge, composta di 15 articoli, si raggiunge l’obiettivo di istituire, a distanza di diciannove anni dalla riforma del 2001, questo organo di rilevanza Costituzionale”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Polese che ha chiesto l’audizione sulla proposta del presidente dell’Anci Basilicata Adduce e dei presidenti delle Province di Potenza, Guarino e Matera, Marrese; Cifarelli che ha chiesto che il Consiglio delle Autonomie locali sia composto di diritto da tutti sindaci dei comuni lucani e che venga convocato almeno due volte l’anno; Baldassarre che esprimendo un parere favorevole alla pdl si è detto d’accordo con Cifarelli; Acito che ha evidenziato la necessità di dar vita ad un organismo snello che lavori celermente.
L’approvazione della proposta di legge è stata rinviata ad una prossima riunione della commissione dopo le audizioni previste.
In apertura di seduta la commissione ha audito Donato Trivigno in merito alla stabilizzazione dei lavoratori socialmente utili. “Una vicenda – ha detto – che si trascina da venti anni e che riguarda 4 dipendenti, compreso il sottoscritto, che hanno svolto attività lavorativa da giugno 2017 al 31 gennaio 2018, con assunzione a tempo determinato, nell’ambito del progetto Vie Blu, presso il Consorzio di Bonifica Alta Val d’Agri e ai quali è stata preclusa la possibilità di stabilizzazione.
Lavoravo – ha continuato – con il ministero dell’Interno nel dipartimento protezione civile. Quando nel 2000 le competenze sono state trasferite alle Regioni siamo andati a riempire la platea dei lavoratori socialmente utili che lo Stato ha poi stabilizzato ma noi, incredibilmente, siamo rimasti fuori. Numerosi i ricorsi, le interrogazioni, le mozioni anche approvate dal Consiglio regionale nelle vecchie legislature. Ora chiediamo giustizia per non essere più precari”.
Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri Cariello, Cifarelli e Bellettieri.
Ai lavori della commissione hanno partecipato, oltre al presidente Cariello, i consiglieri Acito e Bellettieri (FI), Baldassarre (Idea), Polese (Iv), Quarto (Bp), Zullino (Lega) e Cifarelli (Pd).