In libreria una nuova pubblicazione dello scrittore materano Davide Giampietro, già direttore didattico in diverse scuole dell’obbligo. Si chiama “Il sogno di Manuel” ed è ambientato in un piccolo paese di provincia del sud Italia, al tempo d’oggi. Un libro che nasce per la letteratura per l’infanzia ma che sicuramente sarà apprezzato da coloro che quanti amano la lettura. Il romanzo si sviluppa intorno ad alcuni personaggi tra cui Manuel, che partecipa attivamente alla vita della comunità e della parrocchia guidata da don Carmine, un sacerdote dalle qualità non comuni e disposto a qualsiasi sacrificio pur di salvare anche soltanto una delle cento “pecorelle del suo gregge”. Il libro fa parte della narrativa Kimera promossa dalla casa editrice Kimerik. Il libro è imperniato, attraverso le vicende di cui si occupa, sui sani principi di vita e ideali sempre ispirati al rispetto, alla coerenza, alla correttezza, all’altruismo e quindi rappresenta una pubblicazione ideale per entrare nella narrativa di adozione scolastica. Elegante nella sua stesura e nel linguaggio gentile e fresco, semplice e profondo, il libro racconta le peripezie che i personaggi affrontano con ardore d’animo e con la convinzione che il bene trionfa sempre. La trama si dipana attraverso un approfondimento delle vicende della vita di ogni giorno a con note commoventi lanciando messaggi importanti in quanto ricchi di valori e principi che i giovani devono acquisire e assimilare nell’ambito della propria cultura, conoscenza, tenendoli ben stretti e senza cadere nella tentazione di “estreme leggerezze”. I valori sono valori e per tali vanno difesi. Il titolo ben si configura con il testo narrativo e lascia aperti spazi perché i “Sogni sono desideri”, come recita il ritornello di una nota canzone e sono fatti da piccoli, da grandi; praticamente i sogni non hanno età ma sono sviluppati dalla mente come un film nel quale sono presenti la sceneggiatura, i luoghi, i personaggi. In questo contesto Giampietro sottolinea uno spaccato umano narrandolo in trentanove capitoli e in centosinquantasei pagine. Il coinvolgimento del lettore è inevitabile e il libro si legge tutto d’un fiato pagina dopo pagina, capitolo dopo capitolo. Gli ambienti sono perfettamente in sintonia con quelli della vita quotidiana. Una storia che appassionerà i giovani, che potranno riconoscersi nei sogni del protagonista Manuel. In questo libro c’è tutto lo spirito aperto, franco dell’autore che ha vissuto nel mondo giovanile come maestro e come direttore e la sua scrittura è semplice, facile, comprensibile e ricca di sensibilità. Chi lo legge ne trae quasi una terapia di passione e di calore. Riportiamo di seguito il consiglio dell’autore che nella prefazione non svela il sogno del personaggio Manuel. “Sarebbe un errore imperdonabile. Equivarrebbe, fatte le dovute distinzioni, a far conoscere il nome dell’assassino a colui che sta accingendosi a leggere un romanzo giallo o noir. Orbene, è tempo di inoltrarsi nelle lettura del resto, che consentirà il dissolversi dei tanti interrogativi e dubbi affiorati”.
Carlo Abbatino