Festa della Bruna 2009, carro irresistibile, sfascio anticipato a S. Lucia

Carro della Bruna 2009. Assalto anticipato all’altezza della chiesa di Santa Lucia e spettacolo offerto solamente al pubblico che sceglie la gradinata della storica chiesa del centro storico, con delusione inevitabile della folla presente in piazza. Qualcosa non ha funzionato completamente nel sistema di protezione predisposto dalle forze dell’ordine e così i soliti furbetti del 2 luglio sono riusciti a portare via i pezzi migliori quando il carro era ancora nella parte finale di via del Corso. Un assalto in quel punto è già avvenuto in passato e ci può stare ma resta il rammarico che tutto questo sia avvenuto nonostante un variegato e corposo spiegamento di forze dell’ordine. Si continua a sostenre che il carro deve essere difeso dai materani, che il popolo deve “riappropriarsi” della sua festa ma poi basta qualche ragazzino per rovinare la festa a migliaia di materani e visitatori che ogni anno affollano piazza Vittorio Veneto. Certo, rispetto all’ignobile assalto di due anni fa all’altezza dell’ex Upim, l’assalto del 2 luglio 2009 può essere anche considerato un “peccato veniale” ma la sostanza non cambia. Il carro doveva essere rotto in piazza, non prima. Peccato. Sarà per il prossimo anno…anche perchè, come si dice, “ammoggh ammogh all’onn c’ van” (di meglio in meglio l’anno prossimo).

 

Michele Capolupo

 

BILANCIO DELLA CONFESERCENTI SULLA FESTA DELLA BRUNA

All’indomani di una riuscita edizione della Festa della Bruna riteniamo utile fare alcune riflessioni che possano contribuire a migliorare ed arricchire un evento che, per la sua complessità ed i suoi significati religiosi e storici, rappresenta un momento forte di espressione della materanità e, quindi, va esportata e promossa per aumentare l’attrattività della Città dei Sassi.
In questa direzione sarebbe auspicabile un maggiore coinvolgimento della società civile nelle iniziative di programmazione, con l’obiettivo di perseguire un rinnovamento della festa pur sulle tracce del mantenimento di una tradizione plurisecolare.
Sono sicuramente molti i suggerimenti e le proposte che potrebbero contribuire allo sviluppo ed alla crescita della festa della Bruna: sicuramente riteniamo che, come detto anche in altre occasioni, tale evento può e deve diventare uno dei grandi attrattori turistici sul territorio e, come tale, andrebbe sostenuto con ancora maggiore forza da parte della Regione, dell’APT, delle amministrazioni provinciale e comunale, nonché dalla Camera di Commercio di Matera.
Andrebbe pensata una maggiore caratterizzazione degli eventi principali, con un coinvolgimento più ampio di quelle associazioni che potrebbero portare la festa a diventare una grande rappresentazione della cultura religiosa e contadina del territorio.
Si dovrebbe pensare a investire con un ruolo attivo e sempre più operativo il mondo delle associazioni di categoria che, forte della rappresentanza di artigiani e commercianti (che dall’evento potrebbero trarre forti ricadute anche economiche), possono contribuire a “dilatare” il periodo della festa con eventi ed iniziative che andrebbero ad arricchire l’offerta turistica e commerciale della città.
È evidente che il Comitato della Festa, così come oggi è concepito, può non bastare a sostenere e supportare un evento di così grande portata e verso il quale si direzionano enormi aspettative: andrebbe ipotizzata una nuova organizzazione, più ampia, più coinvolgente, che permetta all’attuale comitato di poter aumentare la portata e la significatività della Festa della Bruna, integrando idee, proposte, rappresentanze e dividendo su più spalle un carico che, altrimenti, sarebbe intrasportabile.
    In questa direzione la Confesercenti di Matera intende mettere a disposizione la propria passione per l’evento materano per eccellenza, così come ha fatto negli anni passati, in occasione della organizzazione del trofeo “Il Carro d’oro”, quando fu organizzata una vera e propria competizione fra vetrine delle attività commerciali ed artigianali della città, in gara per contendersi un prestigioso trofeo artigianale in argento, raffigurante il carro trionfale scortato dai cavalieri.
Proprio questo trofeo vogliamo mettere a disposizione della festa, per le prossime edizioni, quale segno tangibile di disponibilità a collaborare e contribuire, in maniera attiva, a far crescere la festa dei materani, nell’ottica di quel detto, che chiude ogni festa “a mogghj a mogghj all’onn cj vahn”.

FESTA DELLA BRUNA. RISPETTATA LA BIODIVERSITA´ DEL PARCO
MA VIGE ANCORA L´INCIVILTA´ DEI CITTADINI E DEI VISITATORI

“L´edizione 2009 della Festa della  Bruna ha registrato alcuni elementi positivi che indicano una ritrovata sensibilità verso i temi ambientali”. Lo sostiene Raffaele Lamacchia, presidente dell´Associazione Amici del Parco per il quale, però: “Nonostante la buona riuscita sotto il profilo della sicurezza, la festa ha perso la sua goliardia, che avrebbe rappresentato un momento di gioia per i fedeli, pur nella difficile situazione economica in cui versa il nostro territorio. L´edizione di quest´anno – prosegue Lamacchia – ha finalmente allontanato le polemiche alle quali eravamo tristemente abituati, legate alle metodologie utilizzate per i fuochi pirotecnici successivi alla Festa. Gli accorgimenti utilizzati, infatti, hanno reso giustizia al nostro patrimonio ambientale, senza provocare danni. Resta, però, il rammarico per la scarsa educazione civica dimostrata dai nostri concittadini e dai numerosi visitatori ch3e anche quest´anno hanno affollato strade e vicoli del centro storico. Rifiuti di ogni genere, bottiglie di plastica e vetro abbandonate e sporcizia, hanno fatto da triste vetrina in luoghi come il rione Casalnuovo o Murgecchia, in una  città che, al  contrario, dovrebbe tenere in modo particolare al proprio biglietto da visita legato alle condizioni di vivibilità e accoglienza.
I Sassi e il nostro patrimonio storico devono rappresentare un bene da tutelare, in nome di una civiltà che i materani hanno dimostrato di possedere ma che, in 1questa occasione, sembrano scomparsi.
In questo senso – conclude Lamacchia – le istituzioni dovrebbero vigilare e sanzionare in modo esemplare chiunque deturpi (anche solo gettando rifiuti per terra o abbandonandoli per strada) la nostra città e la trasformi in quell´indecoroso spettacolo che abbiamo dovuto guardare nelle ore successive alla Festa”.

IL FALLIMENTO DELLE POLITICHE DI ACCOGLIENZA E DELL’EFFICIENZA DEI SERVIZI COMUNALI DURANTE LA FESTA DELLA BRUNA

E’ decisamente negativo il giudizio sull’accoglienza e sui servizi assicurati dall’amministrazione comunale di Matera ai numerosi visitatori, alcuni provenienti anche da molto lontano, e dalle migliaia di cittadini riversatisi in questi ultimi giorni nelle strade del centro cittadino, in occasione della Festa della Bruna. E’ quanto sostiene il consigliere comunale dei “Verdi per la Pace”, Giovanni Angelino, facendo riferimento soprattutto alla scarsità di servizi igienici messi a disposizione della città. Alla carenza cronica di strutture di questo tipo, spiega Angelino, l’amministrazione ha cercato di far fronte allestendo alcune postazioni con bagni chimici, installati nella totale inosservanza delle relative norme di legge e senza manutenzione, che si sono rivelate comunque insufficienti, tanto da aver indotto molta gente, soprattutto tra gli ambulanti che hanno preso parte alla fiera, a ricorrere a servizi igienici di fortuna, per non disturbare puntualmente i commercianti ormai subissati di richieste di uso del WC privato, come accaduto nel caso della villa comunale, trasformata quasi in una cloaca. Altra lacuna imperdonabile, segnala ancora Angelino, è quella generata dall’indisponibilità di parcheggi (la questione delle aree a pagamento è ormai una “telenovela” a Palazzo di Città), che ha finito con il congestionare notevolmente la circolazione che già risentiva della assenza di azioni coordinate a tavolino con la Polizia Municipale. Bagni pubblici e parcheggi, insomma, elementi basilari da tenere presenti per una corretta, quanto semplice, fruizione della città, soprattutto durante la stagione estiva, ma che l’amministrazione comunale di Matera pare aver dimenticato, nonostante voglia candidarla a Capitale europea della Cultura per il 2019.

Il vice-presidente vicario del Consiglio comunale di Matera
Giovanni Angelino (Verdi per la Pace)

 

 

Il commento del Presidente dell’Ente Parco -Roberto Cifarelli- sull’edizione 2009 della Festa di Maria SS della Bruna.

“Quella del 2 luglio 2009 è stata una bellissima festa della Bruna. Mi sembra sia andato tutto bene. Anche lo strappo del carro è avvenuto (quasi) secondo tradizione.
I fuochi pirotecnici finali sono stati il bellissimo coronamento della giornata. Si sono svolti all’insegna dell’innovazione nella tradizione. E’ una mia (piccola) vittoria personale essere riuscito negli anni a far comprendere al Comitato ed alla città tutta che occorreva tener conto della biodiversità del parco anche in questi momenti di festa popolare.
E’ stato necessario usare le maniere forti impedendo alcuni anni fa lo svolgimento dei fuochi per evitare l’incendio sul Belvedere che inevitabilmente veniva procurato anno dopo anno.
Ci fu una sorta di sollevazione popolare. Ma io impeterrito continuavo a far mettere a verbale in Prefettura ogni anno che occorreva modificare il tipo di fuochi e che si poteva effettuare uno spettacolo di luci e suoni.
Indicammo al Comitato anche la ditta in grado di fare spettacoli di questo genere. Devo dare atto a Franco Palumbo ed a Ettore Massari che, anche per evitare ogni anno di sfogliare la margherita (i fuochi si fanno o non si fanno?) sulla base dell’intesità del vento, procurandosi anche denunce penali, di averci seguito su questa nuova strada.
I fatti ci danno ragione. Lo spettacolo di fuochi e musiche di questa notte ne è la conferma. Vanno ancora adottati piccoli accorgimenti, ma la strada è aperta ed è quella giusta. Tra tradizione, appunto, ed innovazione”.

Roberto Cifarelli, Presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana.