Ripartiti i 25 aerei dall’aviosuperficie di Grumento Nova, a conclusione della tappa”Fly to Italy” di “Piloti di Classe”, la struttura è destinata a cadere nell’oblio proprio in occasione del suo quarantennale di vita.
A sottolinearlo è il Consorzio Turistico Alta Val d’Agri che ha sempre creduto nelle potenzialità dell’aviosuperficie, grazie all’impegno di un gruppo di “pionieri del volo”, ricordando che nei pochi anni di funzionamento la struttura di Grumento ha segnato un buon afflusso turistico per la valle grazie agli eventi sportivi di richiamo nazionale e ad attività di formazione per piloti. Gli operatori turistici della valle – sottolinea Michele Tropiano, presidente del Consorzio – hanno sempre creduto in una strategia unitaria dell’aviosuperficie di Grumento con la struttura aeroportuale di Pisticci in modo da rafforzare i servizi per gli appassionati del volo e le possibilità di collegamenti più rapidi con l’area sud della provincia di Potenza che soffre, insieme alle aree interne del Potentino, del gap di isolamento aggravato da difficili condizioni di viabilità e collegamenti di trasporto pubblico.
In questo senso Winfly (precedente gestore della Pista Mattei di Pisticci) ha presentato una proposta dettagliata alla Giunta Bardi che prevede la realizzazione del Sistema Aeroporti Basilicata in modo da utilizzare anche le aviosuperficie di Grumento Nova e Lavello che – secondo l’ idea progettuale della Winfly – farebbe della Regione, della sua popolazione, delle Istituzioni, del sistema produttivo, commerciale, industriale ed imprenditoriale, realtà immediatamente collegate con i mercati e le macro aree di riferimento nazionali ed europei.
Quanto allo stato delle infrastrutture esistenti, la struttura aeroportuale di Grumento Nova prevede una pista di volo pavimentata con struttura flessibile e una lunghezza di 1140m e una larghezza di 30m. L’aviosuperficie Falcone di Lavello, invece, comprende una pista con fondo in erba e lunghezza di 750 mt con orientamento 05/23. E’ presente un hangar di dimensione di 1300 mq oltre che un parcheggio (sia coperto che scoperto). E’ presente una torre di controllo e la possibilità di rifornimento avio (benzina verde – AVGAS). La struttura è attualmente utilizzata per attività di modellismo, paracadutismo e volo VDS. Con investimenti decisamente inferiori a quelli previsti per lo scalo salernitano si realizzerebbe quindi un sistema aeroportuale tutto lucano. La “filosofia” dell’idea sostenuta da tempo dall’ing. Alfredo Cestariè che “con un km di superstrada o autostrada puoi viaggiare per un km, con un km di ferrovia puoi viaggiare per un km, con un km di pista aeroportuale hai tutto il mondo a portata di mano”.
Lo sviluppo dell’area sud – è la valutazione su cui concordano amministratori locali ed imprenditori – è divenuto elemento essenziale e prioritario in un contesto che non può e non deve essere settoriale , in quanto un territorio cresce nel suo insieme imprenditoriale sociale culturale e turistico. L’opportunità di abbattere lo storico isolamento vede nell’Enrico Mattei un volano che non può e non deve essere disperso, significando che il suo utilizzo deve essere accompagnato da interventi compositi su tutto il sistema territoriale quali le infrastrutture, il miglioramento e creazione di nuove imprese la creazione e recupero dei contenitori culturali e turistici e per la tutela e il recupero dell’ambiente.
E sono destinate a cadere nell’oblio anche le parole di Silvano Teodorani, presidente associazioni piloti di classe: ”Sta cambiando il modo di fare turismo questa è una delle tante iniziative diverse dal passato. Una promozione del turismo post covid senza assembramenti negli strati alti dell’atmosfera, quale posto migliore per trovare spazi aperti”.