“Il paese è dei paesani”: potrebbe essere un concetto scontato ed invece, leggendo i numerosi articoli di stampa e i commenti sui social che precedono le elezioni amministrative di settembre, non mi pare sia così. Per me è il popolo che decide il candidato sindaco e sostiene la sua lista concorrendo a scriverne il programma. La politica si adegua a questo che è un processo fondamentale di democrazia e di partecipazione nella consapevolezza che, finita la competizione elettorale, chiunque sia il sindaco eletto è innanzitutto un interlocutore istituzionale. In quest’ottica per la Giunta Regionale e la maggioranza di centro destra è fuori discussione che individuare sindaci vicini per sensibilità politica rende il dialogo e la collaborazione più semplice e contribuisce a rafforzare sul territorio il nuovo modo di governare, quello che abbiamo definito del cambiamento. Per questo, essere tirato in ballo in operazioni politiche “le più fantasiose” in vista delle amministrative non meriterebbe alcun commento se non il chiarimento dovuto ai lettori specie quando la confusione è tale che il sindaco di Francavilla diventa mio fratello. Ribadisco che le coalizioni civiche per il governo dei Municipi hanno un valore e un significato che va al di là dei singoli partiti e come tali richiedono la massima attenzione, a condizione che siano basate su un solido programma di azioni concrete per il bene delle comunità locali. E’ il caso di Senise dove l’iniziativa che è nata intorno ad Asprella e Petrucelli ha come autorevole obiettivo di “dare una mano al territorio”. Senise e il comprensorio vivono da tempo una crisi sociale, economica, produttiva ed occupazionale senza precedenti che necessita di uno sforzo straordinario, in una situazione straordinaria, come si intende fare, mettendo in campo donne, uomini e competenze di diversa provenienza e di diversa identità politica accomunati dal solo intento di ricostruire un rinnovato senso di fiducia e di rilancio dell’intero territorio Senisese-Lagonegrese. A queste iniziative guardo con grande interesse perché in forte sintonia con il mio modo di fare politica al servizio delle nostre comunità con l’auspicio che tutto ciò accada in ogni comune interessato al rinnovo di sindaco e consiglio comunale. In particolare, la consultazione a Lagonegro ha una sua specifica rilevanza per il comprensorio e sono certo che con l’azione messa in campo da Francesco Piro sarà possibile un rilancio della città perché possa diventare città-comprensorio. Abbiamo sempre pensato ad una Regione che sia prima di tutto il punto di riferimento dei 131 Comuni e si ponga l’obiettivo prioritario di superare le troppe disuguaglianze socio-economiche presenti sul territorio con programmi, progetti e strategie che hanno bisogno di una più stretta ed efficace cooperazione tra Giunta e sindaci. Le prossime amministrative sono un banco di prova in questa direzione”.