Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta inviata dall’avvocato Camillo Rossi al prefetto di Matera Rinaldo Argentieri in relazione ai 100 immigrati ospiti nell’hotel Old West di Ferrandina.
Eccellenza,
Le scrive il nipote di un Suo predecessore, un prefetto di carriera degli anni ‘30, Cavaliere di Gran Croce decorato del Gran Cordone, che in cinque anni fece bonificare il Metapontino e realizzare tutti gli edifici, in Matera e Provincia, che rendono città i nostri antichi centri urbani.
Le scrive il nipote di chi trasferì Carlo Levi ad Aliano ma seppe dire a Mussolini che gli italiani non volevano entrare in guerra, che dichiarò, quasi apparendo blasfemo, che la terra doveva essere data a chi l’avrebbe resa produttiva per il bene di tutti.
Si informi, se ne ha curiosità, su chi era Stefano Pirretti.
Oggi le scrive un suo nipote, ma soprattutto Le scrive un figlio innamorato di questa Terra, una Terra intrisa, in un ancestrale silenzio, di lacrime e gioie, di una bellezza incredibile.
Noi lucani siamo abituati alla sofferenza, siamo restii alle ribellioni, timidi, generosi ed accoglienti.
Le scrivo proprio per questo, perché difficilmente esterniamo le nostre preoccupazioni e siamo abituati, ahimè, ad inchinarci anche a chi dovrebbe essere servitore del Popolo, ma qualcuno deve pur parlare senza remore.
Provo a farlo io, per rispetto degli insegnamenti ricevuti e per amore della Lucania.
A Ferrandina sono stati trasferiti 100 immigrati tunisini ed allocati presso un albergo, da mesi vuoto, adiacente la Stazione ferroviaria Matera-Ferrandina, per la quarantena del caso.
Non so se siano stati fatti loro i tamponi e quante volte, so soltanto che una mia stretta congiunta, non in Basilicata, solo al 4° tampone è risultata purtroppo positiva.
Mi chiedo, come è possibile che ci siano 100 camere autonome per tutti gli immigrati in un piccolo albergo? Se questa struttura non è idonea ad accoglierli o se in essa è possibile accogliere solo una parte di loro, di chi sarà la responsabilità se qualcuno si infetta o sfugge alla quarantena, magari approfittando di un treno in transito?
Come è possibile organizzare una simile quarantena, per un numero così elevato di persone, senza spiegare alla popolazione locale quale sia la situazione effettiva e come si intenda gestirla, articolando solo ipotesi senza dati certi e riscontrabili?
La popolazione è allo stremo, i nostri paesi si svuotano non per scelta, ma perché siamo stati abbandonati da tutti, per incapacità o per interesse, ed ora questa pandemia ha dato il colpo di grazia. Non trattateci sempre come sudditi.
Perché dobbiamo avere notizie dalla stampa in maniera frammentaria e spesso disomogenea?
Ferrandina, come tutta l’Italia, è sempre stata accogliente, ma state, voi amministratori e politici, mettendoci gli uni contro gli altri, noi cittadini, perché non state dimostrando capacità organizzativa ed equilibrio nelle scelte.
In Basilicata ci sono pochissime terapie intensive e posti letto dedicati al Covid19, se qualcosa vi sfugge di mano succede una vera catastrofe. Dateci la possibilità di accoglierne un piccolo numero, per dare dignità a loro e farci conservare il sentimento dell’accoglienza che è nella nostra storia.
Le rammento che mio nonno, Prefetto del Regno, ha saputo dire no a Mussolini, pensa sia possibile dire no ad un ministro repubblicano?
Vede Eccellenza, non Le chiedo di darci spiegazioni e proteggerci, lo esigo.
Se volete che facciamo i Cittadini, sappiate fare gli Amministratori.
Distinti saluti,
Avv. Camillo Rossi