Mercoledì 5 agosto 2020, alle ore 19:30, a Matera all’esterno del locale “Vicolo cieco” in via Fiorentini (Sasso Barisano), continua la rassegna letteraria “Sassi e parole”. Questa volta, in collaborazione con la Edizioni Magister, gli ospiti saranno Carlo Gaudiano e Timoteo Papapietro, e parleranno del fortunato racconto, diventato anche commedia teatrale, Il medico dei poveri.
L’autore Carlo Gaudiano e l’editore Timoteo Papapietro, sorseggiando un aperitivo, converseranno con i lettori in merito alle avventure vissute dal protagonista nel Sasso barisano. Il tutto avverrà all’aperto nella straordinaria location della salsamenteria dell’attore Nando Irene che, con questa lunga rassegna letteraria, sta animando di cultura la città che è tornata a pullulare di turisti.
Approfondimento sul libro “Il medico dei poveri”
Il libro, composto da 272 pagine, è l’ottava fatica letteraria dell’autore che nella vita ordinaria svolge l’attività di medico. Anche quest’opera, come la precedente Il sudore del pane, è stata messa in scena in teatro registrando il sold out per ogni appuntamento.
Eustachio Cifarelli, il protagonista, nonostante tutte le avversità del caso, riesce a salire la scala sociale laureandosi in Medicina e, in seguito, imponendosi come apprezzato chirurgo dell’Università medica di Pisa. All’apice della carriera di chirurgo universitario sente forte il richiamo delle sue origini, pertanto decide improvvisamente di far ritorno nella città natia per mettersi al servizio dei cittadini che abitano nelle case-grotte. È uno spaccato di vita di inizio Novecento di Matera da una delle tante povere famiglie numerose e contadine che abitavano i Sassi. Il racconto pone evidenza sulle difficoltà che avevano i bambini ad accedere al mondo scolastico sia per stenti economici e sia per oggettivi impedimenti logistici. La determinazione e la forza di volontà hanno la meglio e questo è un messaggio di speranza che ogni lettore potrebbe capitalizzare per il proprio percorso di vita.
Nella fotogallery il libro “Il medico dei poveri” di Carlo Caudiano con una delle opere dell’artista materano Gino Guerricchio e l’invito all’evento culturale