Comune di Stigliano, Vito Maragno (Fp Cgil): “Salari dignitosi non lavoro povero per i lavoratori socialmente utili”. Di seguito la nota integrale.
Con delibera della Giunta comunale n. 90 del 25/6/2020 il Comune di Stigliano ha proceduto alla riduzione dello stipendio ai lavoratori socialmente utili (Lsu) in servizio presso il Comune, facendoli passare da 36 ore a 20 ore settimanali. Questa decisione ha provocato stupore e disappunto non solo tra i lavoratori interessati (stiamo parlando di sole quattro persone) ma tra gli stessi cittadini stiglianesi, poiché l’immediata riduzione dell’orario di lavoro da 36 a 20 ore settimanali, corrispondenti al minimo di legge, ha comportato per i citati lavoratori una riduzione dello stipendio a poco più di 450 euro lordi mensili corrisposti interamente dalla Regione e senza alcuna integrazione da parte del Comune che integrava la restante somma necessaria a coprire il costo delle 16 ore necessarie a raggiungere le 36 ore. Un’autentica miseria e una retribuzione insufficiente che farà loro perdere anche il bonus Renzi. Una decisione oltre modo penalizzante anche sotto il profilo previdenziale, poiché stiamo parlando di lavoratori quasi sessantenni. Stando alle poche e frammentarie notizie acquisite dagli uffici comunali, sembrerebbe che tale decisione sia dovuta alla volontà di tagliare le spese inutili. Crediamo che l’Amministrazione prima di giungere ad una decisione così drastica e dolorosa per i lavoratori avrebbe dovuto effettuare una ricognizione di tutte le spese comprimibili ed eventualmente delle economie realizzabili nell’anno 2020, prima di penalizzare ingiustamente i pochi lavoratori LSU rimasti. Pertanto, chiediamo al Sindaco e alla Giunta di riconsiderare questa decisione scellerata e di procedere ad assicurare ai 4 lavoratori salari dignitosi e non lavoro povero.
Di seguito la replica inviata dall’Assessore al Bilancio e Personale del Comune di Stigliano Pasquale Mazzei
Nel corpo della nota il sig. Maragno testualmente rappresenta: “Stando alle poche e frammentarie notizie acquisite dagli uffici comunali, sembrerebbe che tale decisione sia dovuta alla volontà di tagliare le spese inutili.” Poi conclude: “Pertanto, chiediamo al Sindaco e alla Giunta di riconsiderare questa decisione scellerata e di procedere ad assicurare ai 4 lavoratori salari dignitosi e non lavoro povero”.
Prima considerazione: chiediamo al sig. Maragno quale sia l’ufficio comunale che ha fornito poche e frammentarie notizie? Non sarebbe stato più corretto acquisirle dalla Giunta?
Eppure, nonostante le poche e frammentarie notizie, giunge ad affrettate, sconclusionate ed offensive conclusioni: decisione scellerata fondata sulla volontà di tagliare spese inutili.
Si premette che gli LL.SS.UU. sono impiegati in due servizi: Raccolta rifiuti e pulizia delle strade. L’amministrazione comunale esprime profonda gratitudine per l’esemplare e utilissimo lavoro svolto dagli LL.SS.UU. Hanno garantito sempre con profonda dignità e grande senso di responsabilità i lavori loro assegnati. Spesso hanno sopperito anche all’assenza di altri operatori che, per vari motivi, non hanno svolto il lavoro di raccolta dei rifiuti.
Ed è proprio qui che nasce l’obbligo di ridurre le ore assegnate.
Troppo lungo descrivere i motivi che hanno determinato la scelta di esternalizzare la raccolta dei rifiuti (non ci sottraiamo al confronto anche in altre sedi), ma una volta assegnata ad una ditta esterna la raccolta, come avremmo potuto giustificare alla collettività e alla magistratura contabile una spesa doppia per uno stesso servizio? Vale a dire paghiamo la ditta esterna e paghiamo gli LL.SS.UU. per la raccolta dei rifiuti.
Avremmo potuto esternalizzare anche la pulizia delle strade ma non lo abbiamo fatto proprio per evitare di cessare il rapporto di lavoro con gli LL.SS.UU.
Quanto alla risorsa occorrente per mantenere il salario, il sig. Maragno avrebbe potuto fare due conti e capire che la spesa che la collettività avrebbe dovuto sostenere, in ragione d’anno, è pari a circa € 30.000,00.
Certo, potrebbe apparire poca cosa, ma il sig. Maragno è informato sulle risorse che il bilancio comunale consente di utilizzare? Sa, inoltre, che i citati € 30.000,00 sono una voce del costo TARI e che come tale va caricata sulla collettività?
Se crede, il sig. Maragno, potrà chiedere agli stessi uffici che danno poche e frammentarie notizie o rivolgersi alla Giunta comunale.
Certo, anche in questo caso, qualcuno scriverà: sarebbero pochi euro in più da far gravare sulla collettività!
Ma pochi o tanti, sarebbe una duplicazione di spesa che rappresenta un danno all’erario.