Il consigliere comunale materano Angelo Cotugno lancia un appello all’unità dei democratici progressisti nell’interesse della città in vista delle prossime elezioni comunali. Di seguito la nota integrale.
Questa consiliatura in proroga causa Covid è giunta a termine. Si voterà per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del sindaco i prossimi 20 e 21 settembre.
Questi cinque sono stati gli anni di Capitale Europea della Cultura – un percorso che ha stanzialmente catalizzato su di sé la gran parte delle attenzioni. La città ha avuto una straordinaria rappresentanza esterna, culminata nel 2019 con alcune buone iniziative in campo culturale, e ha meritatamente ricevuto il plauso da parte di tutti i livelli istituzionali.
Allo stesso modo non si può affermare che l’azione amministrativa sia stata altrettanto efficiente e all’altezza del ruolo che viene riconosciuto alla città.
Sono colpevolmente rimasti inattuati diversi provvedimenti che aspettano una soluzione da anni – come il Regolamento Urbanistico, il piano strutturale, il piano del verde, la gestione degli impianti sportivi, la valorizzazione del patrimonio, l’efficientamento energetico.
In questo quinquennio l’amministrazione ha completamente abbandonato le periferie, ma anche i Sassi che rischiano di tornare a essere una “zona franca” fuori da qualunque logica di protezione e valorizzazione.
Assenti ingiustificabili sono state programmazione e partecipazione. Scarsa visione, poche decisioni spesso discutibili e soprattutto scarsa partecipazione del Consiglio e conseguentemente della città.
Per una rendicontazione più puntuale rinvio a una prossima occasione; ora vorrei lanciare l’allarme sulla pericolosa deriva politica a cui si rischia di andare incontro.
A poche settimane dalla scadenza del termine di presentazione delle liste domina ancora la confusione nel campo democratico progressista. Il Centrodestra, invece, diversamente dal passato, appare unito da una prospettiva nazionale e, per quanto ci siano ancora divergenze a livello locale, è pressoché sicuro che si presenterà unito e compatto; dopo i successi in regione e a Potenza, mira a fare tris, vincendo anche a Matera.
Se la situazione dovesse rimanere quella che attualmente è, il rischio che ciò accada è altissimo.
Il Centrosinistra, invece, è diviso come non mai. Anche se non tutto è ancora chiaro, dalle notizie che si susseguono ne risulta un panorama desolante. Si arrivano a contare fino a 6-7 aggregazioni, ma anche qualora si riducessero a 3-4 il probabile esito sarebbe lo stesso.
Cosi si perde.
Contrasti e rancori fanno escludere che anche qualora una di queste riuscisse a passare al ballottaggio le altre la appoggerebbero. Siamo al punto che componenti interne del PD non si parlano neanche fra di loro e, più in generale, non si riesce neppure a fare un tavolo comune fra tutte le forze del CS.
Questa debolezza dello schieramento democratico progressista è avvertita, genera disorientamento, induce a cercare alternative almeno apparentemente più credibili e praticabili.
Vi sono addirittura potenziali candidati, compresi i consiglieri uscenti e appartenenti attualmente al centrosinistra, indecisi in quale lista e persino in quale schieramento candidarsi, non vedendo dalla propria parte possibilità di vittoria, proprio a causa della frammentazione esistente.
Si avverte anche la difficoltà nel fare liste per la mancanza di una proposta credibile e definita.
A oggi non é stato annunciato alcun candidato espressione del Centrosinistra.
Solo il M5S ha annunciato il suo candidato e dà anche segnali di apertura ad altre liste civiche.
Pur avendo scelto di non ricandidarmi, sento la necessità di esprimere questa preoccupazione e di lanciare l’allarme e un appello.
Ci vuole un sussulto di responsabilità, una mossa del cavallo per uscire dall’impasse: qualcuno che – per esperienza, competenza, capacità amministrativa e di governo, autorevolezza, autonomia, indipendenza, estraneità al gioco politico attuale – possa riunire e rassicurare il CS.
Una sorta di Cincinnato a cui affidare una specifica missione: evitare che, dopo regione e Potenza, anche Matera vada a destra – compromettendo le prospettive della città, aggravate dal post 2019 e dalla pandemia, e il suo ruolo di volano per l’intera regione – e traghettare il Centrosinistra verso una nuova fase, anche generazionale.
Per questi motivi, tempo fa io e altri avevamo chiesto a chi ha queste caratteristiche una disponibilità, accordata dopo molte insistenze.
Partì un confronto e una raccolta di idee per individuare un metodo partecipativo per la costruzione di un programma e di un progetto per la città.
Ne è risultato un esperimento riuscito nel rapporto con la società civile.
Poi, però, ci si è scontrati con il tradizionale e inconcludente gioco politico che ha minato l’entusiasmo per il percorso in costruzione e indotto a ritirare quella disponibilità che era stata data.
Siamo ora a un punto morto; a un passo dall’anticamera di una cocente sconfitta.
Ancora 48 ore per poter forse rimediare.
Tutte le forze di centrosinistra diano prova di responsabilità e umiltà.
Ci si rivolga a chi ha quelle caratteristiche per riunire il CS e se c’è un’altra figura capace di assumere quel ruolo – anche diversa da quella che avevamo individuato – la si proponga.
Deve essere, però, realmente autonoma e anche percepita come tale.
E’ convinzione diffusa che molti dei nomi che circolano nell’ambito del Centrosinistra il più delle volte siano espressione di correnti e filiere politiche che non potranno mai raccogliere un consenso da più parti – ostili fra loro – né al primo né al secondo turno.
Il PD dia un segnale di umiltà e disponibilità e tutte le altre forze del CS condividano il tentativo.
Chi si sottrarrà a questo invito si assumerà la responsabilità della sconfitta e verrà meno al dovere morale e politico di fare l’interesse della città.
Se il CS rimarrà diviso, tutti coloro che non hanno appartenenze di filiera andranno alla ricerca di un’alternativa che abbia reali chances di successo, evitando che anche a Matera prevalga il CD.,
Si é ancora in tempo per cambiare direzione, si agisca oggi, evitando lacrime di coccodrillo domani.
Angelo Cotugno