EIPLI, Gianni Leggieri, consigliere regionale M5s: “Necessaria una decisa inversione di marcia rispetto al passato. La Regione Basilicata deve esserne protagonista”. Di seguito la nota integrale.
L’Ente per lo Sviluppo dell’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania ed Irpinia (E.I.P.L.I.), con sede a Bari ed istituito nel 1947, è uno degli ultimi carrozzoni d’Italia ancora vivo e vegeto, nonostante sia stato condannato dai giudici contabili per danno erariale. L’Eipli avrebbe dovuto occuparsi di gestione e manutenzione delle opere, agendo come fornitore all’ingrosso di acqua non trattata per uso potabile, irriguo e industriale in Puglia, Basilicata, Calabria e Campania. La gestione clientelare dell’ente, insieme al mancato pagamento della fornitura idrica da parte di molti dei destinatari, ha indebitato lo stesso lasciando in abbandono le infrastrutture che avrebbe dovuto gestire. L’enorme mole debitoria accumulata negli anni ammonta a circa 67 milioni di euro. L’Ente, commissariato dal 1979, è stato soppresso e posto in liquidazione già dal 2011.
Con i decreti n. 241/2015 e n. 20/2016 è stato nominato il direttore generale dell’Ente nella persona dell’ing. Nicola Pugliese, sono stati esplicitati gli obiettivi da perseguire ed è stata fissata la durata annuale del contratto. Tale durata è stata sempre disattesa e si è proceduto sempre al rinnovo del mandato di cui trattasi, attraverso una serie di inspiegabili proroghe. L’ultima è quella che è stata sottoscritta dal commissario Antonella Guglielmetti, nominata a fine anno 2019 dal ministro dell’Agricoltura Teresa Bellanova (Italia Viva). Con decreto commissariale n. 30 del 30 giugno scorso, quindi, la Guglielmetti ha confermato per ulteriori 6 mesi a far data dal 1^ luglio 2020 l’incarico di direttore generale in capo all’ing. Nicola Pugliese, il quale ha declinato l’invito per motivi di carattere personale”.
In questi ultimi cinque anni di regime di prorogatio non è emersa alcuna indicazione riguardo ai tempi e alle modalità della procedura di liquidazione dell’Ente che prolifera non solo di debiti ma anche di una serie di incarichi di consulenze conferiti a soggetti esterni che hanno percepito cifre da capogiro. Rivendico, pertanto, la necessità di una decisa inversione sul governo della vicenda rispetto al passato, attraverso l’individuazione di un indirizzo chiaro e preciso per completare il processo di liquidazione e di riforma dell’Eipli e giungere, in tempi rapidi, alla costituzione di un nuovo soggetto giuridico (società ad esclusivo capitale pubblico) a tutela dei lavoratori, dei territori, dei cittadini e delle aziende delle regioni coinvolte. In tutto questo, la Regione Basilicata dovrà assumere una maggior peso nella gestione delle risorse idriche e superare i metodi del passato.