USB Callmat e USB Basilicata Lavoro privato in una nota esprimono contrarietà a qualsiasi forma di controllo individuale a distanza.Di seguito la nota integrale.
Il Jobs act con la liberalizzazione delle norme sull’uso della tecnologia, che consentono anche il controllo a distanza del lavoratore, ha demandato la possibilità di intervenire tramite contrattazione direttamente al padrone e ai sindacati confederali e aziendali.
Sindacati confederali e aziendali che ormaihanno dimenticano di essere vincolati al mandato dei lavoratori, prima di sottoscrivere qualsiasi accordo.
Ricordate quando nei nostri reparti di call center si è cercato di far passare l’uso delle tecnologie per il controllo a distanza?
Attraverso un referendum democratico i lavoratori in tutta Italia bocciarono tale proposta, in un certo senso andò bene per i lavoratori, ed è forse questa la ragione per cui i sindacati hanno deciso di non farli più esprimere?
Ora l’azienda, con l’avvallo dei sindacati, si accingono ad approvare un accordo che porterà all’accesso dei dati di qualità e produttività del singolo lavoratore, con la conseguente discriminazione sull’attività e aumento dello stress.
Usb è contraria a qualsiasi forma di controllo individuale a distanza.
Invita i sindacati tutti a rigettare le richieste aziendali e ad attenersi ai CCNL Telecomunicazioni. Chiediamo che quanto votato nel referendum da loro proposto sia rispettato , poiché quel mandato dei lavoratori è vincolante e ancora vigente.
Sarebbe ancora più pericoloso pensare che possa essere e/o divenire uno strumento di scambio tra efficienza/ produttività e retribuzione attraverso una valorizzazione della contrattazione di secondo livello.
Mobilitiamoci tutti unanimemente affinché tutto ciò non passi!
Ago 06