Matera, 15 marzo 2012 – Riportiamo di seguito una nota sottoscritta dall’Associazione Sassi Dream Matera, che cura l’organizzazione della Coppa Gaetano Scirea – la lealtà nello sport”.
Con riferimento all’articolo pubblicato sul quotidiano “LaRepubblica.it” del 13 marzo 2012 a firma del Sig. Luigi Panella, poi ripreso e arricchito da altre testate giornalistiche con frasi e argomenti che sin da ora si contestano, nonostante la pronta smentita di questa Associazione, che ritiene non veritiero e denigratorio quanto riferito, si ribadisce in modo ufficiale quanto segue:
• Le squadre prescelte per la XVI^ edizione del torneo erano (e sono) n.12.
• Fra le squadre inizialmente prescelte, per il tramite del Sig. Massimo Finizio, vi erano le società: Besa Peje – Zeljeznicar – Renova Tetovo;
• Queste ultime squadre venivano inserite insieme alla Rapp. Basilicata FIGC in un girone composto da n.4 squadre collocate nella città di Castellaneta (TA) che, inizialmente, si era impegnata per il tramite dell’Assessore allo Sport a sostenere tutti i costi legati al trasferimento e al soggiorno delle stesse società presso una struttura Alberghiera del posto. Sul punto è doveroso precisare che la scrivente Associazione, stante il disinteresse degli Enti locali (che partecipano sempre con pochi spiccioli alla iniziativa), considerati i notevoli costi legati soprattutto al soggiorno delle squadre di calcio, intanto si trova nella possibilità di organizzare il Torneo e invitare squadre estere in quanto vi sia qualcuno (Enti locali, Associazioni, soggetti privati, ecc.) che si faccia carico del costo del soggiorno delle squadre ospitate, con il loro seguito. Ragione per cui, si era offerta la disponibilità a ospitare le citate Società poiché il Comune di Castellaneta, come detto, si era dichiarato disponibile a sopportarne i costi.
• Successivamente, purtroppo, lo stesso Comune, sempre in maniera informale (ma di tanto vi è pubblica dichiarazione del suo Assessore allo Sport) riferiva di non poter più garantire la prevista copertura anche in ragione delle ormai prossime votazioni per il rinnovo del Consiglio Comunale. Di tal che questa associazione, considerate le scarse risorse di cui dispone, e considerato altresì che nessun altro Comune, nella zona, si dichiarava disponibile a sostenere i costi di soggiorno di n.4 squadre (preventivabili in circa €.25.000,00), si vedeva costretta a sopprimere il girone così formato, rinunciando alla partecipazione delle n.3 squadre Balcaniche e della rappresentativa Lucana.
• Di tanto veniva offerta comunicazione ufficiale alla FIGC Lucana e veniva fatto avviso al sig. Finizio che, come detto, si era reso disponibile per contattare e avvisare le ridette squadre.
• Si è dato così corso alla audizione di altre Società, comunque interessate, tutte locali e, quindi, partecipanti a “costo zero”. Si è così potuto ricostituire il girone soppresso con le squadre 1. Invicta Matera, 2. Bari, 3. Di Cagno (Bari), Società queste ultime che, peraltro, offrivano di farsi carico delle spese di soggiorno per la quarta squadra (Sparta Praga), quale ulteriore gesto di sostegno alla ormai nota manifestazione.
• Alla luce di quanto precisato, si smentiscono con forze le dicerie e le argomentazioni riportate nell’articolo della Repubblica e riprese da altre “testate” giornalistiche, frutto di una insana e arbitraria ricostruzione della vicenda. Notizie che non si esita a definire calunniose e diffamatorie oltre che ingiuste e pericolose considerato che appartiene alla storia della Coppa Scirea, viste anche le finalità che appartengono alla ormai quasi ventennale iniziativa, la partecipazione di squadre di tutte le etnie, senza che mai esclusione sia stata contestata. Al contrario, è nota di pregio constatare ogni anno il continuo interesse di Società che vogliono partecipare alla manifestazione per mettere in mostra i propri piccoli talenti e offrire ai partecipanti una rara occasione di socializzazione e di esperienza di vita.
• Così, ricordiamo che in passato al torneo hanno partecipato sia la Nazionale del Kosovo che l’Hajduk di Spalato (Croazia), oltre a numerose altre squadre dell’est europeo, testimonianza dell’assoluta e infondatezza delle affermazioni riportate.
• Così come ribadiamo l’assoluta estraneità della società Partizan Belgrado e del Sig. Vlado Borozan alla vicenda, considerato che mai invito alcuno, né pressione di qualsivoglia genere o natura, questi hanno opposto alla loro partecipazione al torneo. Al contrario, nel tempo, questo Comitato ha potuto apprezzare la signorilità e la assoluta dignità tenuta tanto dalla Società Partizan quanto dal sig. Borozan, riconoscendo loro un difficilmente imitabile amore per lo sport, quello vero e disinteressato come quello che annualmente mette in campo la Coppa Scirea.
Anche per questo si ritiene che le gravi affermazioni riportate dall’articolo e attribuite al Sig. Massimo Finizio, siano degne di decisa censura oltre che essere decisamente smentite tanto nella loro portata quanto nella falsa ricostruzione degli eventi. In ragione di ciò si chiede di dare la dovuta pubblicità al presente comunicato, offrendo adeguata smentita di parole e fatti non direttamente imputabili alla scrivente Associazione. In pari tempo si fa avviso che è intenzione della stessa Associazione dare mandato ai propri legali perché valutino ogni profilo di responsabilità per tutto quanto riferito dagli organi di stampa, evidenziando anche le singole responsabilità, e avviare, così, le opportune iniziative a tutela del buon nome della scrivente e del Torneo che gelosamente ne custodisce l’immagine.
Sassi Dream Matera – Il presidente Mimmo Bellacicco
Matera, 13 marzo 2012 – Coppa Scirea 2012: nota ufficiale del comitato organizzatore su articoli di Repubblica.it e altre testate giornalistiche per esclusione di Zeljeznicar, Besa Peje e Renova Tetovo. Smentito veto nazionalista del Partizan BelgradoMimmo Bellacicco, presidente del Comitato organizzatore della Coppa Scirea, torneo internazionale di calcio under 16 nato nella città dei Sassi nel 1990 per ricordare il grande campione della Juventus e della Nazionale tragicamente scomparso in un incidente stradale nel settembre 1989 e giunto quest’anno alla sedicesima edizione, smentisce categoricamente la notizia riportata in mattinata sul sito Repubblica.it nell’articolo firmato da Luigi Panella in cui si afferma che dietro la cancellazione di Zeljeznicar (Bosnia), Besa Peje (Kosovo) e Renova Tetovo (Macedonia), le tre squadre dei Balcani che avrebbero formato, assieme alla Rappresentativa Basilicata il girone da disputare sul campo di Castellaneta, ci sarebbe il veto nazionalista del Partizan Belgrado.
“Il Partizan non c’entra assolutamente nulla con la scelta del Comitato organizzatore di annullare la partecipazione delle tre squadre dei Balcani. La decisione è maturata in seguito alla comunicazione ricevuta dal Comune di Castellaneta di non poter garantire la disponibilità dell’impianto sportivo. Il Comitato della Coppa Scirea ha ritenuto quindi opportuno comunicare alle tre squadre interessate, lo Zeljeznicar (Bosnia), il Besa Peje (Kosovo) e il Renova Tetovo (Macedonia) che non avrebbero più preso parte a questa edizione della Coppa Scirea. Voglio ribadire l’assoluta estraneità e correttezza da parte della società del Partizan Belgrado rispetto a questa vicenda, anche perchè la società bianconera serba sarà una delle protagoniste dell’edizione 2012, dopo aver partecipato in altre tre edizioni con brillanti risultati sportivi: il Partizan ha conquistato per due volte consecutive il trofeo nelle edizioni 2004 e 2005 per poi chiudere il torneo al secondo posto nel 2006”.
Michele Capolupo
Riportiamo di seguito l’articolo di Repubblica.it che riporta una notizia smentita da parte del Comitato organizzatore della Coppa Scirea precisando una notizia di carattere geografico: Castellaneta non è un comune lucano ma si trova in provincia di Taranto.
”La politica non dovrebbe inquinare lo sport”. Più che un concetto, un ritornello. Quante volte è stato usato, e quante volte ha finito per risultare svuotato, privo di senso, violentato nella sua essenza da comportamenti che non potrebbero essere più lontani dalla lealtà. Se poi, protagonisti involontari, strumentalizzati per fini di assurdo nazionalismo, sono ragazzini di sedici anni, il limite è oltrepassato. Succede che quattro squadre dei Balcani sono invitate a partecipare alla ‘Coppa Gaetano Scirea’, regolarmente inserite nel manifesto ufficiale della manifestazione. Poi però, tre di queste spariscono dalla lista. Il motivo? La più titolata e potente, il Partizan Belgrado, non avrebbe gradito altre presenze della stessa area geografica, per una sorta di “supremazia balcanica”. Una storia incredibile, che cambia completamente colore dalla partenza all’arrivo. Il via è tutto rose e fiori. C’è una città come Matera, una regione intera come la Basilicata, che sembra perfetta per ospitare un torneo giovanile con squadre dal nome altisonante. Da quelle parti in fondo il calcio dei miliardi lo vedono in televisione o lo leggono sui giornali. E l’esistenza stessa della gente lucana è un mescolarsi di mistico e profano, di semplicità, di una vita che scorre lenta, magari non a passo d’uomo, ma senza le frenesie di altri lidi.
Lodevole poi intitolare un torneo riservato alla categoria allievi, alla memoria di un mito come Scirea, fuoriclasse in campo, altrettanto fuori. Un uomo capace di provare una sorta di vergogna per essere un campione quando, uscito da un locale dove la Juve aveva festeggiato fino a notte inoltrata uno dei tanti scudetti, aveva incrociato gli operai che si alzavano all’alba per guadagnarsi la pagnotta. Il torneo è nato nel 1990, poi, dopo qualche anno di interruzione, da una decina d’anni ha ripreso ininterrottamente il proprio svolgimento, organizzato da una associazione culturale materana e con il sostegno delle istituzioni locali. La Juve è campione uscente, l’ultima squadra non italiana a vincere è stato proprio il Partizan di Belgrado.
I serbi sono presenti anche in questa edizione insieme a big italiane di calibro (Juventus, Inter, Roma, Lazio). Ci sono poi altre tre squadre balcaniche. Una è il glorioso F.K. Zeljeznicar di Sarajevo, la squadra dei ferrovieri: nelle sue file ha giocato Edin Dzeko (ora al Manchester City), mentre la gloria di riferimento è Ivica Osim, gloria del calcio dell’ex Jugoslavia ed ora numero uno della traballante federazione bosniaca. Le altre sono la kosovara Besa Peje e la macedone Renova Tetovo. Abbiamo scritto ci sono, più corretto affermare che c’erano. Uno dei volontari che si adopera per reperire le squadre balcaniche, Massimo Finizio (l’altro riferimento per i contatti nei Balcani è Giuseppe Leotta), scopre casualmente guardando il televideo che Zeljeznicar, Besa Peje e Renova Tetovo non esistono più nel lotto dei partecipanti. Al loro posto, tra le altre, lo Slavia Praga, la cui presenza smonta di fatto la giustificazione data, dietro sollecitazione del Finizio, da un assessore del comune di Castellaneta circa presunti problemi di natura logistico-economica.
La cosa più inquietante però deve ancora venire. “Dopo varie insistenze per avere delle spiegazioni – ci dichiara Finizio – dall’assessorato del comune lucano si lasciano sfuggire che c’è un ‘veto’ del Partizan alla partecipazione delle altre”. In pratica, il Partizan non vuole che altre squadre dei Balcani, pressione esercitata tramite l’agente di calciatori Vlado Borozan. A peggiorare ulteriormente le cose, una mail dell’organizzazione, a polemica già scatenata: viene precisato che le tre squadre in questione dovrebbero pagare una tassa di iscrizione di 5.000 euro, più 7.500 euro per le spese di permanenza. Ma il salario medio in Bosnia (Kosovo e Macedonia non stanno meglio) è di 400 euro, i conti, o meglio le deduzioni, le faccia il lettore. Insomma, sembrano solo apparentemente lontani i tempi (era il 1990) in cui la polizia dell’ex Jugoslavia partecipava agli scontri selvaggi allo stadio di Zagabria tra tifosi della Dinamo e della Stella Rossa di Belgrado: un campo di battaglia dove persino un gentiluomo come Zvonimir Boban (grande giocatore, ora pacatissimo opinionista Sky), perse il lume della ragione colpendo con un calcio un poliziotto che si accaniva contro un tifoso croato.
Ma allora nei Balcani c’era un clima generale ingestibile, polveriere ad ogni angolo della strada che attendevano solo chi accendesse la miccia, ed il dramma delle terribile guerra civile ne è stata la conseguenza. Le cicatrici rimarranno nei secoli, ma ormai la guerra è finita da tempo, ed allora il nazionalismo assume altre forme, ancora più subdole, come porre ostacoli a ragazzi per cui un viaggio in Italia ha un significato enorme. In passato a Matera sono passati giocatori di grande classe come Shevchenko, Raul, Jovetic – tanto per citarne un paio -: non fare venire i ragazzini macedoni, bosniaci, kosovari, è un’altra forma di boicottaggio, quello dei sogni.
E’ vergognoso constatare che note testate giornalistiche nazionali offrano spazio a discutibili personaggi per denigrare quel poco di buono che la collettività materana riesce a esprimere. Cercare lo scoop giornalistico a ogni costo non rende giustizia a persone che, come gli organizzatori della Coppa Scirea, si prodigano sopportando notevoli sacrifici, anche economici, pur di dare lustro alla pratica sportiva e alla Nostra citta’. Non dovremmo consentire a questi avventurieri della notizia di poter denigrare tutto e tutti con l’unico pretesto della liberta’ di informazione. La notizia passata alla stampa e’ chiaramente il frutto di una “macchinazione” ordita per gettare fango sulla Manifestazione. La mia viva protesta contro questo tipo di giornalismo scandalistico, privo di riscontri effettivi e l’invito agli Organizzatori della Coppa Scirea a proseguire nel loro insidioso ma lodevole cammino.