Il chimico fisico grassanese Stefano Conte, Presidente dell’Associazione Diplomazia Scientifica, ha inviato una lettera aperta al Prefetto di Matera Rinaldi Argentieri e al governatore lucano Vito Bardi per trovare la soluzione più equilibrata ed efficace possibile rispetto alla presenza dei migranti tunisini nell’hotel Old West di Ferrandina, anche alla luce delle posività al coronavirus registrata per 19 ospiti extracomunitari. Di seguito la nota integrale.
Tralasciando, almeno per ora, la mia apposita nota verbale che a fine marzo ho inviato al consigliere diplomatico della Presidenza del Consiglio dei ministri, al consigliere diplomatico della Presidenza della Repubblica ed al capo ufficio quinto del Ministero degli affari esteri in seno alla Autorità nazionale proibizione armi chimiche, nonché al vicepresidente del Copasir, chiedendo di verificare meglio la possibile genesi chimica del nuovo coronavirus, come confermato da alcune inchieste giornalistiche accreditate ed autorevoli analisi scientifiche, mi permetto di rivolgermi a Voi, in quanto cittadino domiciliato nel comune di Ferrandina, che in questo momento si trova in difficolta’.
La permanenza dei circa cento migranti presso la struttura ricettiva Old West nei pressi della stazione ferroviaria a pochi chilometri dal centro abitato è certamente giustificata dalla ripartizione centrale degli sbarchi.
Tuttavia, la probabile positività di alcuni di loro al Covid19 e la inadeguatezza della congruità territoriale di allocazione, potrebbe mettere a serio pericolo la salute pubblica e lacerare ulteriormente il debole tessuto economico, aggravando le attività commerciali ed i nuclei familiari, stremati dalla prolungata chiusura della scorsa primavera.
Pertanto, pur consapevole della complessità del momento e della varietà delle conseguenze, chiedo a Voi, di concerto con l’amministrazione comunale, di trovare la soluzione più equilibrata ed efficace possibile, atta alla risoluzione migliore della situazione.