Bolognetti (Radicali Lucani): “I diritti non vanno in vacanza, il 9 agosto a Maratea sulle tracce di Bardi”. Di seguito la nota integrale inviata da Maurizio Bolognetti, segretario di Radicali Lucani, Consigliere dell0Associazione Luca Coscioni e membro del Consiglio generale del Prntt (in sciopero della fame dal 6 luglio per chiedere il rispetto dei diritti delle persone con disabilità).
Ho deciso di continuare a nutrire l’azione nonviolenta in corso e proverò a nutrirla anche mettendomi sulle tracce del Presidente della Giunta regionale di Basilicata, generale Vito Bardi, anche a costo, se sarà necessario, di inseguirlo a bordo di un gommone fin sulle coste libiche.
Sì, domani tornerò a Maratea sulle tracce del Presidente Generale per ricordargli di nuovo e ancora che in questi mesi ha calpestato con disinvoltura il dettato costituzionale e quegli articoli 2, 3 e 32 che pur deve aver sentito evocare dal Presidente Mattarella in occasione dell’incontro del 4 agosto.
A Maratea per dire al signor Generale che mi è dispiaciuto vedere che ha scelto di interpretare il ruolo di caporale di giornata e di regime.
Quello che temevo e che ho provato a scongiurare si è puntualmente verificato: tutti al mare, nei loro dorati rifugi, senza prima aver garantito il rispetto dei diritti delle persone con disabilità, la legge, se stessi. Hanno chiuso bottega senza interrompere la flagranza di reato contro i diritti umani e la Costituzione.
Al generale Bardi dico che in questi mesi ha brillato soprattutto per la sua cronica assenza e che è stato assente anche rispetto alle sue responsabilità.
Spero che il signor generale, le cui gesta sulla vicenda diritti delle persone con disabilità non hanno esattamente onorato l’istituzione che rappresenta, non abbia preso il largo portandosi dietro diritti, Costituzione, legge per magarli affondarli nella Fossa delle Marianne o disperderli nel Triangolo delle Bermuda.
Venerdì 7 agosto, l’assessore Leone ha drammaticamente dato corpo a quella banalità del male di cui ci parla Hannah Arendt. Da chi aveva manifestato la volontà di onorare dei diritti mai mi sarei aspettato di sentirmi rivolgere la perentoria e un po’ minacciosa richiesta di consegnarli “l’elenco della gente che aspetta per la protesica”.
Sì, la banalità del male, la barca di Bardi, i silenzi di Speranza. Ma nonostante tutto non possiamo accettare che lor signori continuino a comportarsi da ladri di speranze e diritti umani.
Ecco, proverò a cercare Bardi e ad appellarmi a quel senso delle istituzioni, della legge e del diritto che deve aver nascosto in qualche piega della sua divisa da generale.