Affetto e riposo al centro della vacanza; soggiorni brevi (non oltre una settimana); una spesa media di poco superiore ai mille euro a famiglia che preferisce la casa in locazione al mare; 600-700 euro invece è la spesa pro-capite: sono alcune delle tendenze dell’indagine dell’Osservatorio Confturismo-Confcommercio e Swg di luglio, che si riscontrano anche dall’andamento turistico nella nostra regione.
Sono vacanze dedicate al “non fare”, con al primo posto il riposo e il contatto con le persone più care. Visite a musei, monumenti e mostre scendono dal 33% dello scorso anno al 15%, lo shopping dal 21% al 5%, il wellness dal 12% al 9%.
In ogni modo sale a quota 65, tre punti in più di giugno, l’indice di fiducia che misura la propensione degli italiani ad andare in vacanza, ma a smorzare l’entusiasmo per questo piccolo segnale positivo c’è sia il confronto col passato (a giugno 2019 l’indice era a quota 72, quindi ben 7 punti più in alto,) sia l’alto numero degli incerti: il 34% degli intervistati intenzionati a partire entro settembre non aveva ancora prenotato a fine luglio e un ulteriore 8% addirittura non intende farlo e punta a trovare sistemazioni una volta giunto a destinazione. Un atteggiamento “attendista” che fa sorgere molti dubbi sul fatto che questa “voglia di vacanze” si concretizzi davvero in una o più partenze.
“In epoca normale – commenta il presidente di Confturismo-Confcommercio Confturismo, Luca Patanè – il quadrimestre giugno-settembre valeva il 60% delle presenze turistiche e della spesa di tutto l’anno in Italia, senza contare l’outgoing, che faceva spendere agli italiani 11,5 miliardi. Di tutto questo, l’estate 2020 salverà forse il 25%. Questo mentre l’andamento degli indici epidemiologici e i focolai individuati a macchia di leopardo sul territorio nazionali fanno notizia molto più dell’egregio lavoro che operatori del settore e comunità locali compiono ogni giorno per garantire ai turisti una fruizione serena delle loro vacanze. Basta con questo approccio autolesionistico, e al via da subito una serie di misure importanti e con forti stanziamenti dedicati al settore. Si prenda atto, una volta per tutte, che il turismo è già da tempo colonna portante dell’economia italiana, non una vaga chance per il futuro. E’ concretamente a rischio un milione di posti di lavoro”.
“Ancora presto per tirare bilanci definitivi di una stagione che sapevamo complicata, tanto più che questa settimana di Ferragosto ci riserva – è il commento di Michele Tropiano, vice presidente Confcommercio Potenza e presidente Federalberghi– numeri vicini al classico tutto esaurito. Gli operatori lucani stanno dando prova di grande impegno e di sforzi del tutto eccezionali. Pensiamo, inoltre, che adesso che si è concluso l’iter dell’Avviso della Regione “Pacchetto Turismo” che come abbiamo già avuto modo dire ha rappresentato un aiuto concreto e un buon incoraggiamento per gli operatori di tutta la filiera, si possa discutere su come utilizzare le importanti risorse finanziarie residue. Abbiamo in proposito diverse proposte da presentare al Presidente Bardi e all’Assessore Cupparo specie per allungare la stagione e favorire, sia pure solo in parte, il recupero delle presenze che abbiamo perso all’inizio dell’estate. La stagione autunnale, specie per le aree più interne, si presenta come ideale per brevi vacanze del turismo di prossimità, visite al nostro patrimonio naturalistico, storico-artistico e per godere della nostra cucina tradizionale”.
Ago 10