Dal 12 al 26 agosto, con inizio alle ore 21:00, il giardino di Palazzo Fortunato ospita, nell’ambito dell’Estate rionerese promossa dal Comune, una mostra tematica di quattro film sul cinema dei diritti negati. L’effetto notte è invece quello che offre una visione collettiva all’aperto, e richiama il titolo di un film anni ‘70 del maestro francese Francois Trouffaut. Il tema, nonostante la bella stagione che magari prevede spensieratezza, intende tenere viva l’attenzione su tematiche che specie d’estate restano ben più evidenti, come lo sfruttamento, il caporalato. Le tematiche complessive della mostra di Cinema d’autore hanno come filo conduttore il disagio sociale, il lavoro che cambia ma non nello sfruttamento, e quindi la visione orientale di un capolavoro che ha stravinto prima a Cannes (lo scorso anno) e poi con ben quattro Premi Oscar, come sottolineano i promotori Paolo Pesacane, Luigi Sasso ed Armando Lostaglio.Con il Comune di Rionero, la Provincia di Potenza e la ProLoco, l’iniziativa culturale è stata fortemente voluta da ARCI, CineClub “Vittorio De Sica” – Cinit con la Parrocchia SS. Sacramento, attivi nei movimenti giovanili e di solidarietà. Alla rassegna di Rionero partecipano anche Città della Pace e Siproimi.
Inoltre, è prevista per la serata del 18 lo spettacolo “Cabareggae” con i lucani Dino Paradiso e Krikka Reggae. Ecco il programma dei film: il 12 agosto The Harvest diretto dal giovane Andrea Paco Mariani interpretato da HardeepKaur; si tratta di un docu-musical che cerca di unire, come una sorta di linguaggio da “bollywood”, il senso documentaristico dello sfruttamento degli stranieri (nei campi pontini del Lazio) con le coloratissime danze punjabi.Il lavoro è sfruttato e sottopagato e la non conoscenza della lingua assume svantaggi ulteriori nella consapevolezza dei loro diritti, sistematicamente calpestati, con la connivenza dei loro connazionali, in spregio delle tutele sindacali. La proiezione del film sarà preceduta da un breve ricordo della immensa attrice Franca Valeri, appena scomparsa all’età di cento anni. A ricordarla, con Armando Lostaglio, il regista romano Rocco Talucci (venosino di origine) che aveva lavoratoper un documentario con la grande attrice.
Domenica 16 il capolavoro Parasite, diretto dal sudcoreano BongJoon-hoo. Presentato lo scorso anno al Festival di Cannes, è stato premiato con la Palma d’oro, primo film sudcoreano ad aggiudicarsi tale riconoscimento. È stato anche il primo film sudcoreano a venire candidato ai Premi Oscar, vincendone quattro, tra cui quello per il miglior film, mai assegnato fino a quel momento a un lungometraggio non in lingua inglese. Una nota “familiare” riguarda una scena del film nella quale si ascolta (con meraviglia) il brano In ginocchio da te di Gianni Morandi, scelto dal regista per il titolo.
Il 19 agosto verrà proiettato il film dei fratelli Jean-Pierre e LucDardenneL’età giovaneregisti e sceneggiatori belgi, detentori di diverse Palme d’oro al Festival di Cannes come Rosetta del 1999 e L’Enfant – Una storia d’amore, tutti portati nelle passate Mostre di Cinema a Rionero dal CineClub De Sica.Questo film ci conduce nel fondamentalismo islamico in realtà francese e belga; evita di parlare degli attentati di Bruxelles, ma si concentra sulla radicalizzazione in giovani studenti.
Per concludere, il 26 agosto, il film di Ken Loach Sorriwemissedyou, uscito a fine 2019, ennesimo capolavoro del maestro britannico. Sono ormai pochi nel cinema contemporaneo i registi che girano film dichiaratamente politici, che raccontano storie scomode di persone qualunque che lottano una quotidiana guerra contro un sistema sociale che sembra troppo spesso dimenticare gli individui soprattutto quelli più deboli. Un film importante per comprendere il lavoro che cambia ma che continua a sfruttare con metodi diversi, non solo in Gran Bretagna.
Ago 10