Fusione consorzi industriali di Potenza e Matera, Consigliere regionale Vizziello (Fratelli d’Italia): “Operazione che suscita molti, troppi dubbi”. Di seguito la nota integrale.
“Il progetto di fusione dei due consorzi industriali di Potenza e Matera è un’operazione che non ci convince e che suscita molti, troppi dubbi con riguardo sia alla diversa situazione economico-patrimoniale dei due enti,essendo l’uno, quello di Potenza, caratterizzato daannosi deficit di bilancio per effetto di rilevanti perdite gestionali e l’altro, quello di Matera, in grado di garantire un maggiore equilibrio economico-finanziario grazie ad una gestione più oculata, sia al ruolo che questi soggetti dovrebbero rivestire, fornendo alle imprese servizi ad elevato valore aggiunto e che a tutt’oggi hanno dimostrato di non essere in grado di erogare”.
E’ quanto dichiara, in una nota, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Vizziello in merito al progetto di fusione dei due consorzi industriali delle Province di Potenza e di Matera.
“Sussistono in Basilicata immanenti esigenze di spending review che dovrebbero suggerire politiche di razionalizzazione e di contenimento dei costi improduttivi tra i quali si iscrivono, a pieno titolo, le iniziative di supporto economico -finanziario in favore in particolare del Consorzio Industriale di Potenza, andate in onda negli ultimi decenni nella nostra regione”.
“IConsorzi di Sviluppo Industriale hanno natura di enti pubblici economici dotati di autonomia organizzativa, amministrativa, gestionale ed economico-finanziaria”-ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia-“ ma l’ASI di Potenza non è mai riuscito a garantire una gestione efficace ed efficiente, finendo per accumulare perdite consistenti, nonostante il notevole contributo finanziario elargito dalla Regione e quantificabile in diversi milioni di euro negli ultimi anni”.
“Dette circostanze dovrebbero far riflettere sui rischi derivanti da operazioni di accorpamento o di fusione che potrebbero determinare ulteriori esborsi per le casse regionali, oltre a creare vulnus per organismi in condizioni economiche oggettivamente migliori come nel caso del Consorzio Industriale della Provincia di Matera.”
“Sarebbe quindi opportuno che i consorzi industriali imparino a camminare con le proprie gambe, fornendo alle imprese servizi innovativi quali investimenti in ricerca e sviluppo, possibili sinergie con i centri di ricerca pubblici e privati,attività di marketing territoriale e di penetrazione dei mercati internazionali e servizi immateriali come la banda ultra larga o la possibilità di usufruire delle opportunità dei Fondi Strutturali di Investimento di matrice europea,che sono per davvero funzionali alla crescita delle aziende.”