Sono 69 le istanze presentate in attuazione dell’Avviso Pubblico “Sostegno di attività imprenditoriali di interesse socio-assistenziale” con 9,6 milioni di euro di risorse complessive, per un totale di spesa candidata ad agevolazione pari a 14,6 milioni di euro e un totale di contributo richiesto pari a 10,6 milioni di euro. L’elenco delle istanze è pubblicato sul sito istituzionale della Regione (www.basilicatanet.it). Il contributo è concesso sotto forma di contributo in conto capitale, sulla base di una procedura valutativa a graduatoria fino ad un massimo del 75% delle spese ammissibili e fino ad un contributo massimo di € 200.000,00. La ripartizione prevede per la graduatoria generale 6,360 milioni di euro, di cui € 1.000.000,00 riservato alla tipologia “Servizi socio-educativi per la prima infanzia”; Riserva aggiuntiva ITI Sviluppo Urbano Città di Potenza € 1.000.000,00; Riserva aggiuntiva ITI Area interna Montagna Materana € 400.000,00; Riserva aggiuntiva ITI Area interna Mercure Alto Sinni Val Sarmento € 800.000,00; Riserva aggiuntiva ITI Marmo Platano € 420.000,00; Riserva aggiuntiva ITI Alto Bradano € 680.000,00 (per un totale € 9.660.000).
“L’obiettivo perseguito dalla Regione – evidenzia l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo – è quello di sostenere gli investimenti aventi come finalità la costruzione, il recupero, la rifunzionalizzazione, l’adeguamento sismico, l’ampliamento, la riqualificazione e l’adeguamento di strutture, anche finalizzati a prevenire e/o presidiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19, che erogano le tipologie di servizi socio assistenziali e/o socio sanitari a ciclo diurno e residenziale. Nei giorni scorsi Monsignor Orofino, vice presidente CEI Basilicata, si è rivolto al mondo delle istituzioni e della politica per sollecitare maggiore attenzione verso quelle categorie sociali e di cittadini che sono maggiormente in difficoltà. Questa misura che abbiamo fortemente voluto insieme al presidente Bardi – dice l’assessore Cupparo – va proprio in questa direzione in quanto dopo gli aiuti alle imprese di tutti i comparti produttivi abbiamo indirizzato l’intervento a favore di imprese, terzo settore, cooperazione sociale e di volontariato, in buona parte sostenute da organismi cattolici e dalle parrocchie, congregazioni religiose, che si occupano di erogare servizi alle persone in difficoltà, a disabili, famiglie e minori. È una prima risposta ai bisogni sociali cresciuti per effetto della pandemia e a chi fa impresa sociale”.
In dettaglio le attività di impresa finanziate:
a) servizi residenziali e semiresidenziali a bassa, media o alta intensità assistenziale a sostegno alle persone anziane, segnatamente:
– Appartamento diffuso
– Casa di riposo per anziani
– Residenza socio-assistenziale per anziani
– Residenza socio-assistenziale per anziani non autosufficienti
– Centro diurno socio-assistenziale per anziani
– Centro Sociale Polivalente: Laboratori di comunità
b) Sostegno alle persone disabili, segnatamente:
– Centro diurno socio-educativo per disabili
– Centro diurno socio-assistenziale per le autonomie dei disabili
– Comunità alloggio residenziale per disabili adulti: Dopo di noi
– Casa famiglia per persone adulte con disabilità grave prive del sostegno familiare ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 112 del 2016: Dopo di noi
– Gruppo appartamento (residenzialità temporanea)
– Altre soluzioni alloggiative per persone adulte con disabilità grave prive del sostegno familiare ai sensi dell’articolo 4 della legge n. 112 del 2016: Dopo di noi
c) Sostegno alla vita autonoma di persone non autosufficienti:
– Comunità residenziale socio-riabilitativa
d) Servizi residenziali e semi residenziali per terapia riabilitativa delle dipendenze patologiche, segnatamente:
– Servizi pedagogico-riabilitativi
– Servizi terapeutico-riabilitativi
– Servizi specialistici
e) Servizi socio-educativi per la prima infanzia, segnatamente:
– Asili nido
– Micro nido e sezioni primavera
– Centri per bambini e famiglie
f) Strutture da adibire a coworking.