L’associazione Brio (Brillanti Realtà in Osservazione) di Matera in una nota ringrazia senatrice Margherita Corrado (M5S) per la netta ed articolata presa di posizione sulla sua pagina istituzionale e per l’impegno che porterà avanti sulla questione che suscita molta preoccupazione dei lavori in corso per il cosiddetto “Parco della Storia dell’Uomo” presso Murgia Timone. Di seguito la nota integrale.
Ringraziamo pubblicamente la senatrice Margherita Corrado (M5S) per la netta ed articolata presa di posizione sulla sua pagina istituzionale e per l’impegno che porterà avanti sulla questione che suscita molta preoccupazione dei lavori in corso per il cosiddetto “Parco della Storia dell’Uomo” presso Murgia Timone, area protetta da numerosi vincoli e rientrante nel patrocinio Unesco assieme ai Sassi di Matera. Lavori affidati ad Invitalia, ma promossi da soggetti locali, tra cui pare l’attuale sindaco, in un contesto delicato, senza indagini approfondite preliminari nè sorveglianza archeologica e controlli in tempo reale.
Di seguito il il comunicato stampa integrale preannunciato dalla senatrice, archeologa e componente della Commissione cultura al Senato della Repubblica, auspicando un cambio di rotta e una correzione nel metodo e nel merito dei lavori in corso, del tutto avulsi da qualsiasi trasparenza e coinvolgimento della comunità materana.
Di seguito il comunicato della senatriche Margherita Corrado
Chi risponde dei danni causati dai lavori in corso nei siti archeologici del Parco regionale della Murgia Materana?
Chi non è sensibile al fascino di Matera? Chi non la ama riconoscendovi un tassello della propria ‘memoria genetica’? Chi non è d’accordo a spendere denaro pubblico per conservarla alle generazioni future? Eppure, nonostante la fama internazionale della città lucana sia cresciuta ancora dopo l’anno in cui è stata Capitale della Cultura, 35 associazioni (culturali, ambientaliste e di cittadinanza attiva) sono oggi sul piede di guerra a causa dei lavori in corso da circa un mese nel limitrofo Parco regionale della Murgia Materana, imprescindibile corollario dei Sassi nella definizione stessa del sito riconosciuto come patrimonio dell’Umanità e messo sotto tutela dall’Unesco. Com’è emerso nell’incontro richiesto dalle Associazioni agli Enti coinvolti, tenutosi il 13 luglio u.s., il progetto del Comune di Matera denominato “Parco della Storia dell’Uomo”, finanziato con quasi 3 milioni di euro, assurdamente intende intervenire su sette siti di straordinaria importanza (tra cui un villaggio trincerato risalente al Neolitico e alcune chiese rupestri alto-medievali) prima e senza che gli stessi siano stati accuratamente studiati e documentati, alterandone lo stato di fatto in modo irreparabile. Inspiegabilmente, a valle di un percorso amministrativo di cui sono state denunciate la scarsa limpidezza e il mancato coinvolgimento della comunità locale, le attività in corso da parte di INVITALIA (ente attuatore) nei primi due siti oggetto d’intervento non sarebbero sottoposti alla sorveglianza archeologica prevista ex lege in occasione di lavori pubblici o di interesse pubblico. Né ci sarebbe alcuno a far rispettare le prescrizioni e i divieti imposti dai vari Enti in conferenza di servizi per rilasciare parere favorevole, alcuni dei quali palesemente violati.
Anticipando l’intenzione di depositare in Senato, a settembre, una interrogazione parlamentare rivolta ai Ministri dei Beni Culturali e dell’Economia, Franceschini e Gualtieri, aggiungo che intendo scrivere, nelle more di quella, alla Regione, al Comune, ad Invitalia, all’Ente gestore del Parco, alla Soprintendenza ABAP e ai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale della Basilicata, per chiedere puntuali spiegazioni sia in merito alla progettazione sia alle modalità di esecuzione dei lavori (in corso e a venire) e alla sorveglianza degli stessi.