Un sostegno per ripristinare il patrimonio zootecnico danneggiato da brucellosi bovina. È quanto stabilito da un provvedimento della Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli.
Approvato il bando della sottomisura 5.2 “Sostegno a investimenti per il ripristino dei terreni agricoli e del potenziale produttivo danneggiati da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici – Ripristino patrimonio zootecnico danneggiato da brucellosi bovina” a valere sul Psr Basilicata 2014-2020. Le risorse finanziarie diponibili ammontano a 500 mila euro. Con l’attivazione della sottomisura si intende sostenere la realizzazione di investimenti per il ripristino del potenziale produttivo e zootecnico aziendale danneggiato e/o distrutto da eventi avversi di carattere eccezionale quali le epizoozie. L’area interessata è quella del Parco della Murgia Materana, colpita nel 2017 dalla brucellosi bovina. A beneficiare le imprese agricole che hanno utilizzato e/o hanno svolto attività di allevamento zootecnico, nel periodo di insorgenza e di diffusione della brucellosi (dal 15 marzo 2017 fino al 22 agosto 2018) nei pascoli del Parco della Murgia Materana. Tra gli altri requisiti di ammissibilità è che l’evento calamitoso deve aver causato il danneggiamento e/o la distruzione di non meno del 30 per cento del potenziale agricolo interessato. Il sostegno è concesso sotto forma di contributo in conto capitale, con intensità di aiuto pari al 100 per cento della spesa ammessa. Le spese ammissibili riguardano quelle per l’acquisto di animali, consulenze tecniche e cartellonistica obbligatoria. La domanda di aiuto potrà essere presentata a far data dalla pubblicazione dell’avviso pubblico sul Bollettino ufficiale della regione Basilicata fino al trentesimo giorno.
“Ripristinare la competitività e la redditività delle aziende duramente colpite dalla brucellosi – ha commentato l’assessore Fanelli -. È la prima volta che questa misura viene attivata per epizoozia. Si tratta di una misura di ristoro per sostenere gli allevatori duramente colpiti dalla malattia e che hanno dovuto distruggere diversi capi di bestiame. È un’attenzione sia al mondo allevatoriale che rappresenta un pezzo importante della nostra economia agricola e sia per la salute dei cittadini, consumatori finali dei prodotti”.