Il Circolo Socio Culturale “Berardino Grieco” nella serata del 12 agosto ha invitato il Comitato difesa Ospedale di Tinchi per discutere sul tema del progetto di riforma del sistema sanitario regionale.
L’amministrazione comunale di Bernalda, Sindaco e assessore al ramo, nonostante fossero stati per tempo avvisati e invitati, non si sono presentati all’assemblea del Comitato Pro Ospedale. L’assenza ingiustificata dei rappresentanti è l’inequivocabile segno di un manifesto disinteresse nei confronti delle esigenze della nostra cittadinanza. Pietro Tamburrano e Giuseppe Cisterna, in rappresentanza del Comitato di Tinchi, su proposta di Rocco Avantaggiato, presidente e promotore della riunione, hanno sostenuto la necessità di aprire uno spazio di ascolto e di proposte che ponga al centro dell’attenzione il diritto alla salute dei cittadini del nostro territorio.
Il tema principale dell’incontro è stato l’iter di completamento dei lavori e la ricollocazione idonea dei servizi sanitari ambulatoriali al piano terra del nosocomio, spostandoli da dove in passato sono stati collocati. Il Comitato ha ricordato che l’area tecnica dell’Azienda Sanitaria Materana aveva preso l’impegno di concludere nel più breve tempo possibile i suddetti lavori per la piastra ambulatoriale, cercando di velocizzare i tempi per il collaudo tecnico amministrativo.
Riguardo agli ambulatori l’assemblea ha permesso di appurare che, in moltissimi casi, tante cose non funzionano, tanto che i direttori della Asm dovrebbero fare delle verifiche su: tempi di attesa e funzionalità di terapia del dolore nonché un incontro a riorganizzare anche l’ambulatorio chirurgico. Ha sorpreso anche i presenti la denuncia per la quale alcuni servizi che a Tinchi dovrebbero essere erogati, sono ritenuti inesistenti in fase di richiesta e prenotazione.
Si è poi affrontato il tema delle prospettive future; Cisterna e Tamburrano hanno convenuto che è necessaria una definizione e un aggiornamento della programmazione sanitaria che individui espressamente il ruolo del nosocomio. Sarebbe necessario attivarsi per una medicina pro-attiva o di prossimità che utilizzi al massimo le risorse già esistenti sul nostro territorio, potenziando i servizi con l’obiettivo di trovare il giusto equilibrio tra prossimità ed efficienza promuovendo soprattutto la qualità e l’offerta dei servizi, e che il distretto di Tinchi deve rappresentare il primo contatto con i pazienti.
I cittadini devono essere messi al corrente, tanti anni di silenzio dei nostri amministratori creano dubbi sulla volontà di fare qualcosa per il territorio. C’è bisogno di azioni concrete e non solo, ma di partecipazione. In questi ultimi anni cosa è stato detto? Perché l’amministrazione non parla dei problemi della struttura di Pisticci? La struttura non interessa alla Città di Bernalda? Come mai il sindaco non aggiorna i bernaldesi? Chiediamo anche a loro un gesto di responsabilità, vorremmo ascoltare in questo dialogo aperto le loro proposte, se ce ne sono.
Il Circolo ha deciso che continuerà a seguire la vicenda con i rappresentanti del Comitato difesa Ospedale di Tinchi, sperando che il loro atteggiamento possa cambiare. Attendiamo fiduciosi che arrivi una risposta, da chi, per la seconda volta, sono stati eletti a rappresentare le istanze nell’interesse di questa comunità.