I Consiglieri comunali di centro sinistra Angela Blasi, Bianca Andretta, Francesco Flore, Vincenzo Telesca, Rocco Pergola, Roberto Falotico e Pierluigi Smaldone commentano in una nota la vicenda bonus Partite Iva.
Di seguito la nota integrale.
Al di là di ogni superficiale semplificazione mediatica, questa vicenda della richiesta del Bonus IVA da parte di parlamentari, sindaci, assessori di città capoluogo, merita un approfondimento serio.
Anzitutto va ribadito a chiare lettere che vedere rappresentanti Istituzionali approfittare finanche di un sussidio ideato dal governo per alleviare le sofferenze dei lavoratori autonomi maggiormente colpiti dalla crisi economica dovuta alla pandemia, è francamente riprovevole.
Questo modo di fare alimenta le energie di chi vuole allargare ancor di più la distanza tra i cittadini e le Istituzioni.
In secondo luogo, va detto con altrettanta chiarezza, che non c’è nulla di illegale, nè di eticamente scorretto nell’atteggiamento dei consiglieri comunali che decidono di richiedere il bonus: tutti i cittadini sono a conoscenza del fatto che i consiglieri comunali non percepiscono alcuna indennità, bensì un piccolo rimborso legato alle presenze che non è di certo sufficiente a garantire la copertura delle spese vive della quotidianità.
Queste persone vivono, di fatto, della loro professione.
Si tratta di avvocati, commercianti, professionisti ecc. che nel corso del lockdown hanno subito gravi danni economici e professionali per le loro attività (come tutti gli altri cittadini del resto).
Per quello che riguarda, invece, l’amministrazione comunale della Città di Potenza non possiamo non registrare l’ennesima brutta figura della giunta leghista.
Parliamo specificamente dei casi di due assessori della giunta comunale della città di Potenza, i quali hanno richiesto il bonus IVA.
A questo punto, sorge spontanea un’amara riflessione:
L’indennità mensile di circa 2.500 euro che gli amministratori hanno continuato regolarmente a percepire anche nel corso del lockdown, non consentiva loro di vivere dignitosamente?
Qui non si tratta di fare i conti in tasca a nessuno, bensì di porre sul tavolo una questione etica e di opportunità politica.
Anche perchè la Giunta Guarente era quella che doveva cambiare tutto e cancellare i “Vizietti della Vecchia Politica”.
Qual è, al netto di tutti gli slogan spesi in campagna elettorale, l’immagine che questa giunta sta offrendo ai Potentini che hanno sofferto maggiormente gli effetti della crisi economica dovuta alla pandemia?
A parer nostro, la distanza tra i proclami e le azioni continua ad essere siderale.
Quest’ultimo episodio non è che un’ ulteriore conferma.