L’ordinanza del Ministro Speranza che ha chiuso le discoteche al chiuso e all’aperto dal 17 agosto al 7 settembre ha spiazzato in un primo momento anche i titolari di sale ricevimento, le cui cerimonie sono ripartite in sicurezza anche con la possibilità di offrire agli ospiti momenti dedicati al ballo. Per chiarire ogni dubbio l’associazione nazionale Assoeventi ha chiesto chiarimenti al Ministro Roberto Speranza. Di seguito la risposta del Ministro, che esclude da questa ordinanza matrimoni, cresime, comunioni ed altre cerimonie di carattere privato”. Di seguito la nota integrale.
In ordine al quesito proposto dal Presidente dell’Associazione nazionale Assoeventi, con cui viene chiesto un parere in merito all’applicazione dell’articolo 1, comma 1, lettera b), dell’ordinanza del Ministro della salute 16 agosto 2020, recante “Ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19”, disposizione con cui sono state sospese le attività del ballo in sale a ciò appositamente destinate, discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso, in particolare con riguardo alla definizione di “locale assimilato” si precisa che l’ordinanza non disciplina le manifestazioni di carattere privato che sono destinate a soggetti determinati e scelti sulla base di legami personali, di amicizia o parentela, manifestazioni per le quali non essendo consentito l’accesso indiscriminato del pubblico non valgono le restrizioni previste nella medesima ordinanza.
Sono quindi esclusi dall’ambito di applicazione della citata ordinanza i matrimoni, le cresime, le comunioni ed altre cerimonie e occasioni di tale tipologia, per le quali non esiste un accesso indiscriminato del pubblico, restando ferme, con evidenza, le prescrizioni del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 7 agosto 2020, relative al divieto di assembramento e alle misure di igiene ivi previste.