Effetto Coronavirus, Gentile (Confartigianato): “Il calo dell’occupazione colpisce con maggiore intensità i giovani”. Di seguito la nota integrale.
Nei mesi interessati dalla crisi Covid-19 il calo dell’occupazione colpisce con maggiore intensità i giovani: gli occupati under 35 scedono del 7,4%, gli adulti 35-49 anni segnano un calo del 2,6% mentre si osserva una tenuta per gli occupati di 50 anni ed oltre (+0,3%). Nel complesso i senior, con 35 anni ed oltre, hanno registrato un calo dell’occupazione dell’1,2%. In particolare il calo delle assunzioni a termine ha ristretto le opportunità di ingresso nel mercato del lavoro dei giovani. Ad evidenziarlo è Rosa Gentile, delegata nazionale Confartigianato ai Movimenti Giovani e Donne di Confartigianato. Il tasso di occupazione dei giovani under 35 perde 3,1 punti in soli quattro mesi, passando da 41,8% di febbraio a 38,7% di giugno 2020, un livello che non si ritrovava da cinque anni e che non è lontano dai minimi storici (38,5% ad aprile 2014). Al contrario, è ampia la distanza con il tasso di 50,9% di aprile 2008, corrispondente con il massimo dell’occupazione precedente allo scoppio della Grande recessione. A tal proposito va osservato che nonostante anche le precedenti recessioni del 2008 e del 2012 abbiano colpito maggiormente i giovani, gli shocks di domanda ed offerta registrati durante l’emergenza Covid-19 hanno generano un calo dell’occupazione giovanile più rapido e intenso.
Nel corso della crisi Confartigianato ha sollecitato l’adozione misure tempestive per attenuare le conseguenze sulle piccole imprese, auspicando la massima semplificazione di ogni nuova misura in materia di lavoro, l’eliminazione dei vincoli e delle limitazioni agli strumenti di buona flessibilità, ed evidenziando i rischi per l’occupazione nelle micro e piccole imprese. Bisogna puntare di più sull’apprendistato che – dice Gentile – nel corso del 2019 è stato superiore a quella delle assunzioni a tempo indeterminato di giovani fino a 29 anni. In relazione a questo importante istituto, che rappresenta uno strumento di ingresso qualificato nel mondo del lavoro, va ricordata l’approvazione da parte della Commissione Bilancio del Senato dell’emendamento sollecitato dalla Confartigianato che reintroduce per il 2020 lo sgravio contributivo totale per i primi tre anni di contratto per le assunzioni in apprendistato di primo livello (riguardante i minori) effettuate da imprese fino a 9 dipendenti. In chiave territoriale la maggiore propensione all’utilizzo dell’apprendistato si registra in Umbria dove nel 2019 si contano 18,2 nuovi rapporti di apprendistato ogni cento nuovi rapporti attivati per under 30; seguono il Piemonte con il 15,5%, il Veneto con il 15,1%, la Toscana con il 14,9% e le Marche con il 14,3%. All’opposto si osserva le propensioni più basse si rilevano in quattro delle otto regioni del Mezzogiorno: Sardegna con il 3,9%, Molise con il 6,6%, Abruzzo con il 7,4% e Basilicata con il 7,9%.