Geremia Mancini, presidente onorario “Ambasciatori della fame” in una nota ricorda la figura di Donatantonio Felice “Tony” Pistone autorevole “pioniere” italiano a Cape Breton in Canada. Era nato a Grottole, in provincia di Matera, nel 1875. Di seguito la nota integrale.
Donatantonio Felice “Tony” Pistone nacque a Grottole, in provincia di Matera, in “strada dei Domenicani”, il 28 novembre del 1875, da Vincenzo (venticinquenne “proprietario” – figlio di Antonio e Maria Giovanna Risolo) e da Barbara Maria Pistone (ventenne “proprietaria” – figlia di Felice e Angela Maria). I suoi genitori si erano sposati il 6 febbraio 1875 e nel 1889 decisero di tentare il “sogno americano”. Arrivarono ad “Ellis Island”, nel maggio 1889, a bordo del piroscafo “California” stabilendo la residenza Yonkers, contea di Westchester, nello Stato di New York. Successivamente “Anthony” visse a Bloomsburg e Scranton in Pennsylvania. Dopo un periodo a Mount Vernon decise di stabilirsi a Sydney (situata sulla costa orientale dell’isola del Cape Breton nella provincia della Nuova Scozia) in Canada. Vi giunse l’8 dicembre del 1900. In Canada, grazie alla acquisita e perfetta conoscenza della lingua, costruì una importante e prestigiosa carriera. “Tony” divenne nell’immediato il capo della comunità italiana, un riferimento costante e l’uomo capace di trovare soluzione a problemi occupazionali, abitativi e sanitari. Nei ricordi viene descritto come un uomo basso, che indossava sempre un cappello a cilindro e si muoveva su un piccolo carro trainato da un asinello. Fu Regio Agente Consolare Italiano e Giudice di Pace per la Contea di Cape Breton. Rivestì il ruolo di Notaio, di Agente immobiliare e gestì un agenzia di piccole navi a vapore. Fu “official Interpreter” per la Corte Suprema e del Tribunale della Contea. Fu riferimento della potente “Dominion Steel and Coal Corporation” (società canadese per l’estrazione del carbone la produzione di acciaio). Il 24 aprile del 1902 e sposò Victoria Brandi che gli diede cinque figli.