Pasquale La Briola, già docente di Storia e Filosofia in una lettera aperta dichiara pubblicamente di sostenere la candidatura di Nicola Casino per le prossime elezioni comunali di Matera. Di seguito la nota integrale.
Scrivo queste considerazioni né per ostentazione di cultura né tanto meno per alterigia. So bene che i contenuti espressi susciteranno il riso di molti cittadini assiepati al vile denaro e alla corruzione che è la motivazione principale della instabilità governativa dei consessi comunali, regionali, nazionali ed europei che fanno ricorso alla retorica e alla oratoria, un tempo considertata nel mondo greco e romano e oggi abbandonata al costume del mal governo. Tre sono le grandi difficoltà della vita:
Amare comunicare e governare.Tuttavia è bene ricordare qualche reminiscenza scolastica onde svegliare la ragione assopita nei meandri della mente e servirsi della funzione dell’intelletto che vuole dire leggere dentro, all’interno, nei crepacci del cervello, al fine di censire i bisogni dei cittadini e soddisfarli secondo due segmenti della nostra Costituzione: i diritti e i doveri di mazziniana memoria. L’esercizio del potere è stato dimenticato e abbandonato al libero arbitrio, alla concussione, al peculato; aumentano sempre più il clientelismo che non giova al popolo minuto ma che accentra sempre più nelle menti di corrotti oligarchi.
Ricordo agli avventurieri della politica che il potere e le leggi sono destinati ai cittadini, ai giovani disoccupati, alle donne mal pagate nel cirocndario del nostro metapontino che lavorano per il pane, un tempo esaltato dalla sinistra marxista che tanto danno ha prodotto nella storia. Ci si convince sempre più che il Potere, lungi dall’essere l’esercizio delle virtù morali e intellettive dell’uomo, risulta essere ciò che opprime la natura, gli istinti, la classe debole, gli individui smarriti in una società satura di promesse e di condizionamenti che rasentano l’irresponsabilità, l’astuzia – che non è una componente dell’intelligenza – e il ricatto. Ossessionato dalla morte, Elias Canetti, autore di Massa e Potere, osserva che quest’ultimo non si limita a uccidere, ma, soprattutto impone e LASCIAR VIVERE a malapena. Si genera, in tal modo, l’epoca della sudditanza, della quotidianità che scivola e acceca la ragione fino alla follia, nonché l’usura e le macchinazioni interne ai ministeri, alle regioni, ai comuni. Domina, nel contesto sociale la rabbia, il risentimento, l’assenza di comunicazione e una sorta di analfabetismo di ritorno che, purtroppo, alimentano il dissesto sociale e la saturazione della storia.
Chi non è con noi è contro di noi. Guai, pertanto, al pensiero divergente che richiama l’auriga all’ordine e al diritto, alle regole. Una società senza regole, come la nostra, è destinata a consumarsi lentamente. Basti ripensare alla storia, dal Congresso di Vienna ad oggi, per rendersi conto delle brutture sociali come il traformismo. Si potrebbe continuare a lungo e ricordare alla classe gentilizia che questo percorso storico offende i nostri nonni che, avidi di conoscenza e di rettitudine, di risparmio, indossavano le giacche regalate e risvoltavano i cappotti usati.
Molti offenderanno il significato di questa lettera e si affideranno al Destino, al Fato, al Cielo.
Tuttavia, questa epistola, se per un verso risulta essere la conseguenza rabbiosa del malgoverno, per l’altro richiama alla mente l’obbligo morale e responsabile di uomini non di siffatta natura, diversi, con idee nuove come il caso del mio alunno al liceo, oggi dottore in Giurisprudenza, Nicola Casino. Lo ricordo sui banchi di scuola attento, educato, diligente e intelligente. Nei suoi occhi ho letto due componenti fondamentali: la passione per la politica, l’esigenza del riscatto sociale e dell’applicazione delle regole che rendono sacro il valore della libertà. Oggi non ha più senso parlare di destra, di sinistra e di centro. Dopo l’età dei totalitarismi che Casino ben conosce, Casino si pone alla cittadinanza materana con uno spirito di giovinezza e di mediazione che, se per un verso, darà una svolta ai lavori del comune di Matera, per l’altro si farà portatore di una politica trasparente e morale che risveglierà il popolo materano dalla malinconia che ogni giorno si legge sul viso dei cittadini. Sarà l’alba di un nuovo giorno. Faccio voti perchè venga eletto.