“Con l’approvazione in Giunta di alcune modifiche (delibera 585 del 6 agosto scorso) si dà avvio all’attuazione dell’Accordo Quadro programma di azioni per il Mercure Alto Sinni Val Sarmento, la più popolosa delle quattro aree interne lucane che sperimentano la Strategia nazionale per le aree interne (Snai)”. E’ il commento dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, aggiungendo che è “la seconda area interna della Basilicata a raggiungere questo traguardo dopo l’area Montagna Materana” e che “è quella con una percentuale di over 65 del 26,8% (al 2018) superiore sia alla media regionale che nazionale. Il provvedimento – sottolinea l’assessore – è stato definito, da un Accordo di Partenariato con i Comuni, di cui Francavilla in Sinni è capofila, e le parti sociali. Di rilievo il contributo del Formez per il sistema intercomunale proposto dai sindaci per il rispetto del requisito associativo e per l’adeguata attuazione della strategia”.
Il comprensorio è composto da 19 comuni – Calvera, Carbone, Castronuovo di Sant’Andrea, Chiaramonte, Fardella, Francavilla in Sinni, San Severino Lucano, Senise, Teana, Viggianello, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Rotonda, Cersosimo, Noepoli, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, Terranova di Pollino e San Giorgio Lucano – ed è articolato in tre sub ambiti di cui la Val Sarmento risulta essere il “più fragile” per gli indicatori socio-economici. Rientra quasi completamente nel perimetro del Parco nazionale del Pollino e, in parte, in quello del Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese. Il fondo nazionale destinato alla Snai è di 90 milioni di euro a cui si sono aggiunti altri 10 milioni di euro, oltre alle risorse previste dai Programmi regionali (Fesr, Fse, Psr) 2014-2020. La delibera di giunta è stata proposta dalle tre Autorità di Gestione.
“Obiettivo principale della strategia – evidenzia Cupparo – è ripopolare l’area di giovani puntando all’equilibrio del saldo naturale, attualmente pari a -6,7%, entro il decennio sulla base del “piano del buon vivere”. Due le strade per centrarlo: ripristino dei servizi di cittadinanza e rilancio delle vocazioni turistiche e agricole dell’area per dare un impulso all’economia. Il tutto dentro un nuovo quadro dei trasporti sia interni che verso i comuni polo dove si concentrano i principali servizi. Un sistema di mobilità che favorisca lo sviluppo locale, promuova la fruizione dei servizi pubblici e riduca l’isolamento. In aggiunta agli obiettivi generali della Strategia Aree interne, la Giunta intende creare posti di lavoro, incentivando gli imprenditori dell’area con i finanziamenti non oil. Solo creando posti di lavoro per i giovani si fermerà lo spopolamento”.