Giovedì 27 agosto alle ore 18 presso il piazzale della scuola media di Latronico è in programma la terza edizione del cece ribelle Pat (Prodotti agroalimentari tradizionali), con un seminario sull’identità del patrimonio agroalimentare ed artigianale del borgo sinnico. Si tratta di una iniziativa, ha spiegato l’assessore alle attività produttive del Comune, Rosita La Banca, volta a favorire ed implementare il turismo di identità, tipologia particolarmente importante per la salvaguardia e lo sviluppo del territorio dei centri sotto i 5000 abitanti, anche nella nostra regione. E che mira a mettere in vetrina, diffondere e far conoscere ai lucani ed a coloro che visitano la Basilicata pratiche artigianali e prodotti dell’enogastronomia tradizionale ancora conservati e custoditi alle nostre latitudini: protagonista della serata, ancora una volta, sarà proprio il cece ribelle, legume autoctono di cui esistevano campi coltivati, nella valle del fiume Sinni, già in epoca pre-unitaria e la cui farina macinata lungo gli antichi mulini ad acqua costruiti in pietra locale veniva utilizzata dai contadini per farne pane e pasta di casa e, per sfamarsi, persino dai Briganti che combattevano l’esercito piemontese. A questo scopo è nato un progetto, accolto con entusiasmo da diversi imprenditori agricoli locali e che contempla attualmente ben dodici campi coltivati con questa specifica varietà di cece, che ha l’obiettivo di far conoscere questo prodotto tipico e sensibilizzare i giovani all’agricoltura, affinché restino in Basilicata immaginando per sé e per le proprie famiglie un futuro nella loro terra d’origine. Al dibattito, che sarà moderato dal giornalista Fabio Falabella, prenderanno parte in qualità di relatori il sindaco di Latronico Fausto De Maria, il dott. Domenico Cerbino dell’Alsia Pollino di Rotonda, Rudy Marranchelli, Vice Presidente nazionale Agia, la nutrizionista Antonella Catenacci, la chef Rosanna De Carlo, il Direttore di Alsia Basilicata Aniello Crescenzi, Paola Gioia, esperta di marketing territoriale, sviluppo locale e progettazione di filiere agroalimentari sostenibili, il Presidente del GAL Franco Muscolino e il Presidente di Confartigianato Basilicata Antonio Miele. Nel corso della serata, per partecipare alla quale saranno necessarie le prenotazioni al fine di rispettare le normative previste dalle procedure anti-Covid, verranno consegnate alle aziende riportate di seguito le targhe di certificazione per i prodotti DE.CO (Denominazione Comunale di Origine), uno speciale marchio di attestazione geografica mediante il quale viene garantita la qualità e la peculiarità dei prodotti che fanno parte della cultura popolare e certificate le caratteristiche e/o gli standard di preparazione di prodotti tipici dell’enogastronomia e dell’artigianato: Agrocarne Agromonte di Latronico (paniere dei salumi); Biosinni di Calda di Latronico (cece ribelle); Azienda Agricola Zootecnica Ruth Palagano Contrada Pargo di Latronico (formaggi ovi-caprini); Azienda Agricola di Buglione Antonio & Co. Contrada Perosa di Latronico (cece ribelle); Mulino Cantisani Gino Agromonte di Latronico (farina di ceci); Associazione Il Tassello (puntino ad ago di Latronico); LAP di Pecoraro Egidio Latronico (pietra di Latronico); L’Antico Sapore del Grano di Gioia Donata di Contrada Varrazzo Latronico (biscotto ad otto).
Ago 24