I consiglieri comunali Dino Stigliano di Ferrandina Riparte e Gino Mazziotta di Ferrandina è Futuro in un nota tornano ad occuparsi della vicenda dei migranti ospiti nell’hotel Old West di Ferrandina dopo la nuova fuga registrata nella scorsa settimana da parte di due migranti, di cui un tunisino positivo al Coronavirus. Di seguito la nota integrale.
I consiglieri comunali Dino Stigliano di Ferrandina Riparte e Gino Mazziotta di Ferrandina è Futuro: “Ferrandina non merita questo sindaco”.
Con la pandemia ancora in corso e con il timore di nuovi contagi, sono bastati 100 migranti, quasi tutti tunisini, a mandare in tilt l’amministrazione comunale.
Il sindaco (ma anche la sua giunta) non ha dimostrato in questa drammatica vicenda solo incompetenza e incapacità politica. Cosa grave è che non ha saputo evitarla né tantomeno gestirla, sicche’ ha suscitato nella popolazione tanto sgomento, rabbia e paura.
Sappiamo tutti come sono andate le cose. E sappiamo anche che, con questi migranti alle porte, Ferrandina non può assolutamente sentirsi al sicuro, perché incombe su tutti un potenziale pericolo di contagio.
Al primo tornante pericoloso della sua consiliatura, la macchina propagandistica e autocelebrativa guidata da Martoccia è sbandata paurosamente. Ed è precipitata in una scarpata di errori madornali e vistose ingenuità che ne hanno compromesso per sempre credibilità e affidabilità.
Infatti, a giudicare da ciò che si ascolta in giro, i ferrandinesi non lo considerano più una guida autorevole né tantomeno un affidabile difensore della salute pubblica.
Sebbene continui a nascondersi dietro un ostinato silenzio, vorremmo ancora sapere perchè il sindaco ha accettato senza fiatare i voleri prefettizi, pur sapendo che:
– quella struttura è inadeguata ad accogliere 100 persone;
– Ferrandinas già ospita circa 40 migranti;
– sussisteva un potenziale rischio di contagio (infatti molti di loro sono risultati positivi al Covid, come per altro è già accaduto a Irsina e Potenza).
Questa volta il sindaco non ha fatto solo un dispetto ai noi consiglieri di minoranza, non mettendoci al corrente della vicenda. Ha fatto di peggio. Con il suo comportamento ha suscitato forte indignazione e tanta collera tra la popolazione ferrandinese.
Martoccia ha preferito gestire l’intera vicenda da solo, tant’è che nessuno dei suoi consiglieri ha speso una parola in sua difesa.
Ad aggravare la sua posizione ci sono le sue interviste e le dichiarazioni con cui ha rassicurato la popolazione affermando che la “situazione è sotto controllo” senza esserlo veramente, come i fatti hanno poi dimostrato (molti sono i fuggitivi di cui alcuni addirittura infetti).
Addossata tutta la responsabilità al prefetto, Martoccia ha lamentato persino l’esistenza, a suo danno, di un clima di forte avversione, disprezzo e offese.
Ha finanche denunciato di aver ricevuto minacce di morte, temendo per la sua incolumità e per quella della sua famiglia.
Dinanzi a tali asserite minacce noi non abbiamo esitato un attimo ad esprimergli solidarietà. Tuttavia non possiamo sorvolare sul significato simbolico delle sue affermazioni, che incrinano il buon nome della nostra benamata Ferrandina.
Ferrandina non è un paese razzista. Non è un paese di violenti e facinorosi. Non è una comunità di egoisti che invocano bastonate sui migranti, ma una comunità che reclama giustamente sicurezza e serenità. E’ chiedere troppo, caro sindaco, reclamare sicurezza e serenità??
Ecco perché, al fine di tutelare doverosamente l’immagine dell’istituzione comunale e, con essa, il buon nome di tutta Ferrandina, gli chiediamo ancora una volta di denunciare formalmente l’accaduto. Diversamente lo smentisca con altrettanta vasta pubblicità per cancellare una vergogna sconsideratamente alimentata.
Nel documento presentato in consiglio comunale abbiamo chiesto chiarezza sui tanti e controversi aspetti di questa vicenda. Che diventa sempre più grottesca, perchè non solo i migranti non sono stati dislocati altrove, ma continuano a fuggire come e quando vogliono, con il pericolo di seminare ovunque il contagio.
In contesti ben meno gravi, tanti suoi predecessori hanno avvertito il garbo e la sensibilità di rimettersi alla volontà consiliare. Ma il sindaco, con questo comportamento, ha dimostrato di non possedere né l’uno né l’altra.
Se lei, caro sindaco, non è in grado di governare questa emergenza, si faccia da parte!
Mai come in questa vicenda, lei e i suoi consiglieri avete dimostrato tutta la vostra inconsistenza politica.
Ferrandina, in questa emergenza, è sempre più come una barca in balia delle onde. E non vuole affondare con voi. Se non sapete proteggere la comunità, se non sapete rassicurare e tranquillizzare le famiglie, allora chiedete scusa, dimettetevi e togliete finalmente il disturbo.