Livia Carella e Rocco Aquino (Verdi-Europa Verde Provincia di Potenza): “Aspettando le dimissioni di Cicala e pensando al futuro”. Di seguito la nota integrale.
Sono ormai diversi giorni che l’affaire Cicala è sulle pagine di stampa locali e nazionali suscitando il disappunto dei cittadini tutti per l’inopportunità degli atteggiamenti ed opportunismi espressi all’interno dell’ambito familiare del sindaco. Una situazione talmente imbarazzante su cui neanche il segretario nazionale del suo partito si esprime, glissando alle domande poste sul caso dai giornalisti, il prolisso politico si è trincerato dietro un: “no comment ad personam”.
La chiave di lettura è esattamente quella, tutto appare proprio ad “personam” dall’assunzione dello zio del sindaco, alla delibera comunale per il bonus Covid, dalla richiesta all’incasso della ricca indennità,non solo da parte del sindaco ma direttamente ed indirettamente dai diversi componenti familiari ed anche assessori comunali. Tutto pare ben calibrato, ben studiato perché nessuno dei suddetti perda l’opportunità che dire cucita addosso è poco.Dopo il maldestro tentativo di difesa Cicala tace, e forse tacciono anche troppi i componenti della società politica e civile di Viggiano, della provincia e regione stessa,visto anche il coinvolgimento del Cicala Carmine, ricordiamolo, Presidente del Consiglio regionale.
Il Movimento Verdi- Europa Verde Provincia di Potenza chiedele dimissioni del sindaco Amedeo Cicala, ed i suoi assessori,anche se tutto fosse stato fatto nel rispetto della legge, per una ragione di semplice opportunità etica, l’amministrare della cosa pubblica non deve divenire un affare di famiglia, è ben altro.
La questione è democratica a Viggiano e nell’area tutta, l’interrogativo da porsi, oggi con sollecitudine, è il modello di sviluppo che si cerca e si dovrebbe adottare nell’area tutta, dove è presente una forte emigrazione nonostante l’enorme ricchezza posseduta. Ricchezza che dovrebbe essere utilizzata oggi per programmare uno sviluppo post petrolio, che tenda al suo superamento, una transizione eco sostenibile basata su un modello che metta al centro le fonti rinnovabili e l’idrogeno, ad esempio. Formazione ricerca e sviluppo sulla green economy un buon punto di partenza e di investimento a medio lungo termine.
Un futuro che pensato e programmato oggi porterebbe lavoro subito ed un vantaggio competitivo domani non solo per l’area ma la regione tutta. Un futuro non lontano e certo,basti pensare che anche gli Emirati Arabi ci lavorano da tempo, e che se non mette le radici oggi, che se ne ha la possibilità economica,sarà certo un futuro di desolante abbandono. Queste sono le questioni acui gli amministratori pubblici debbono pensare, su cui bisognerebbe convogliare questa enorme ricchezza di cui si dispone oggi e non per sempre,creare un futuro al territorio ed alla cittadinanza tutta. Ricchezza a disposizione del bene comune di tutti i cittadini presenti oggi, e di più domani si spera, sul territorio. Un’idea di futuro comune che non si vede, che forse non hanno,il loro orizzonte è limitato allo stretto presente al breve anzi brevissimo termine, non glorioso, fatto di furbizie e regalie, uno sperpero di risorse e spesso anche un inutile consumo di suolo per insediare opere pubbliche non necessarie,come già da tempo lamenta il comitato cittadino, non altro. E’ tutto e semplicemente qui l’affaire del politico Cicala mentre la questione democratica di sviluppo sostenibile merita statisti.