La coordinatrice regionale di Forza Italia Azzurro Donna Basilicata, Antonella Sasso interviene dopo la conferma alla presidenza di Cotrab del presidente Ferrara, già condannato per un caso di violenza sessuale. Di seguito la nota integrale.
Sulla vicenda della rielezione al vertice della Cotrab di Ferrara il Governo Regionale deve prendere una posizione rigida ed immediata.
È inammissibile avallare una scelta, seppur avvenuta nel ambito di un Consorzio Privato, di confermare un ruolo di potere a chi di quel potere ha approfittato per esercitare pressioni psicologiche e fisiche nei confronti di una subordinata.
Il messaggio che ne deriva è devastante: l’arroganza con cui il CDA di un Consorzio ignora totalmente una condanna definitiva evidenzia la considerazione che gli stessi hanno delle leggi e della giustizia.
La beffa più grave è, aimè, ai danni della vittima di questa già triste vicenda, che dopo aver subito vessazioni, aver denunciato ad aver affrontato un processo vede sfumare la, seppur minima, gratificazione della giustizia ottenuta attraverso la condanna definitiva del Signor Ferrara. La diffida ad opera della Consigliera Regionale di Parità Ivana Pipponzi è un primo passo nella giusta direzione di tutela della dipendete vessata.
Nei contratti tra privati, a prescindere dal codice etico delle aziende, la presenza di condannati in via definitiva, è motivo di recesso immediato degli stessi. Per questo motivo Azzurro Donna Basilicata chiede al Governo Regionale di intervenire immediatamente chiedendo alla COTRAB di annullare la elezione del proprio Presidente e di provvedere subito alla elezione di un
nuovo soggetto pena la immediata sospensione di ogni contratto in essere con il predetto Consorzio, anche a costo di mettere a repentaglio la giá compromessa situazione dei trasporti lucani.
La politica ha il dovere di non chiudere gli occhi davanti ad atteggiamenti di questo tipo che oltre ad essere palesemente mortificanti per l’universo femminile lo sono anche nei confronti delle persone più deboli ed in difficoltà che a prescindere dal sesso, dalla razza e dalla etnia, sono costretti (per motivi spesso di sopravvivenza) a subire ogni genere di vessazione messa in atto da chi abusa del proprio potere e della propria posizione di vantaggio per beceri motivi di piacere.